Tu sei arrivato presto, come troppo presto sei andato via
"Caro provolino,
difficile la scelta se scrivere a te... al tuo fratellino maggiore accanto a me, oppure al fratellino minore che non ha ancora deciso di fare capolino. Ma forse scrivendo così, riusciro a scrivere a tutti voi, perché l'amore di una mamma non ha bisogno di dividersi, può solo moltiplicarsi...
Quando io e papà abbiamo voluto il tuo fratello Antonio, erano giovanissimi. Ancora ricordo l'imbarazzo delle infermiere e dei medici quando Antonio era a bere il mio colostro in sala operatoria, se dovevano dargli il mio cognome o il cognome del papá. E che soddisfazione quando dicevo loro: "Antonio porterà giustamente il cognome di mio marito" (meno male che avevamo deciso di sposarci almeno in comune).
Poi Antonio è cresciuto e pian piano ha acquisito qualche somiglianza dalla mamma oltre che dal papá e ha cominciato a chiedere alla sua mamma un fratellino. Mamma e papá si sono guardati straniti e magari abbiamo cominciato a provare gusto a pensare di ingrandire la famiglia...
Tu sei arrivato presto, come presto, troppo presto sei andato via. Il tuo nonno mi è venuto in sogno, e sapevo che eri volato insieme a lui prima che avessi la conferma dai medici. Di sicuro col nonno non ti annoierai: è un gran simpaticone, ha sempre la battuta sagace...
Io intanto col papà, cerchiamo da un po', un po' di tempo infinito di riempire i nostri cuori di una gioia immensa come quella che ci procura Antonio (insieme alle mille preoccupazioni naturalmente). Desideriamo tanto un altro angioletto nel nostro focolare...
Io ho un'idea: tu che sei cosi vicino agli angeli, conoscerai il luogo dove ci sono gli angeli che scenderanno giù dal cielo. Perché tu e il nonno non scegliete un fratellino o una sorellina :-) da mandare giù da mamma che tu sai non è abituata ad avere così tanta pazienza? Non credi che dopo questa attesa abbia bisogno di un bel premio?
Antonio ti avrebbe voluto un sacco di bene lo sai? Ti desiderava più di noi.
..
Il mio amore per te non finirà mai... anche se non ho mai ascoltato il tuo battito. Ma sapevo che c'eri e sapevo che eri mio...
Tu sarai sempre per me il mio angelo Nicola..." (Giacoma)
Il tuo papà non ti voleva, ma poi...
“Piccolo mio, ho così tante cose da dirti.. sei arrivato come un fulmine a ciel sereno: ancora ricordo quel giorno, la tua mamma piangeva con il test in mano, eri arrivato troppo presto, ma appena ho visto quelle due linee sapevo già che non desideravo altro che te! Il tuo papà non è stato così felice, lui non ti voleva, lo ha fatto pesare per tutta la gravidanza... Amore della mamma, hai deciso di arrivare troppo presto in tutti i sensi, avevi fretta di uscire e aprire gli occhi al mondo… Quanto ho pianto davanti all'incubatrice dove tu dormivi sereno con tutti quei fili che uscivano dal tuo corpicino, quanta paura ho avuto quando ti ho visto con la mascherina perché non riuscivi a respirare, con i medici che ti guardavano e continuavano a dire "speriamo..."; ti vedevo e mi sentivo in colpa, mi chiedevo cosa avevo fatto di male per averti in terapia intensiva... Ma poi eccola, finalmente, la felicità: che bello è stato poterti prendere in braccio per quei cinque minuti prima di rimetterti nella tua "casetta", e ancora di più il giorno in cui i medici hanno dato l'ok per portarti a casa! Ora sei qui che dormi sereno vicino a me, e io capisco che non ci potrebbe essere vita senza di te, perché da quando ho visto quelle due linee, il mio mondo ha smesso di girare intorno al sole e ha cominciato a girare intorno a te, la mia piccola grande stella! Ti amo, piccolo grande Antonio”. (Miky2791)
Così bello averti tra le braccia
“Caro Andrea, mio piccolo amore, sei qui accanto a me che dormi tranquillo. Da cinque mesi hai portato nella mia vita una gioia e un amore che nemmeno immaginavo di essere in grado di provare. Quando ti allatto, la tua manina si posa sul mio petto e qui danza, seguendo la musica del tuo amore, si posa sulle mie labbra e la bacio, mentre il tuo sguardo ammiccante fa capolino. Ho scelto di allattarti, nonostante le difficoltà iniziali. Se ripenso all'inizio, quando hai fatto la fototerapia per l'ittero e al nido le infermiere dicevano che non avevo il latte per nutrirti, il dolore torna sordo a farsi sentire. Quanto ho pianto attaccata al tiralatte, sperando che ne venisse una goccina in più. E che rabbia quando, orgogliosa, ho dato all'infermiera i miei 35 ml e mi sono sentita dire che erano pochi, con quel tono di sufficienza! E i pianti a casa, perché temevo di dover passare al latte artificiale, quanti pianti! Ma l'ostetrica del consultorio ci ha aiutati, ci ha guidati, ci ha dato forza! E il latte c'era, abbiamo eliminato l'aggiunta di artificiale e tu sei diventato così grande bevendo ciò che più speravo di poterti donare. E' così bello averti fra le mie braccia, accoglierti con calore in quei momenti di intimità che non torneranno mai più! Tra un po' sarà ora di iniziare lo svezzamento. Se da un lato sono eccitata all'idea di accompagnarti in quel nuovo cammino che ti porterà all'autonomia, dall'altro sono terrorizzata. Andrà tutto bene? Accetterai il cibo? Supererò il distacco da te? E' questo ciò che significa essere mamma, superare le paure, il dolore del distacco e aiutarti a crescere, a diventare autonomo e a divenire, giorno dopo giorno, un uomo. Essere mamma è anche amare incondizionatamente, gioire di ogni singolo momento vissuto insieme, da quando eri un risino della mia pancia a oggi e sperare di essere felici per sempre, come siamo ora, anche se tu crescerai e la tua vita ti porterà lontano da me, come è giusto che sia.
.. Ti amo tantissimo e ti auguro di crescere sano, felice e di diventare una brava persona. Un bacio, la tua mamma.” (Glimmer)
Io sono la tua futura mamma...
"ciao piccolo diavoletto, sono due giorni che, scrivo e riscrivo e poi cancello e riscrivo, perché le parole sono tante , molte pensieri affollano la mente ma, devo parlarti. Io sono la tua futura mamma, ho 38 anni pensavo che, sono tre anni che ti cerco, che ti chiamo, che ti sogno. A volte ti sento vicino ed è così naturale pensarti già mio che, apparecchio la tavola per tre. Poi mi sveglio e mi accorgo che, tu non sei ancora nato. Quando il mese si veste di rosso (pensa è il mio colore preferito) divento triste, il tuo papà mi guarda e mi dice arriverà. Ma questo mese non ha dato questa risposta: ha detto amore basta, io sono stanco. Allora la mamma ha capito che, anche papà soffre forse più di me. Adesso che facciamo cucciolo? Tuo padre è testa dura e si è chiuso nel suo mondo vuole vivere alla giornata e quel che sarà sarà. Allora pensaci tu a sciogliere quel cuore grande che ha. Vieni a rallegrare la sua vita. Fino a qualche tempo fa diceva che ti iscriveva alla scuola di calcio, perché lui da piccolo per una questione di soldi non ci è andato. Come sarebbe felice . Cucciolo noi aspettiamo il tuo arrivo seduti nel giardino, quello che vorremmo. Perché abbiamo una casina piccola ma, faremo il mutuo e ti faremo la cameretta. Non vediamo l'ora.... Non tardare cucciolo, sarai il completamento di un grande amore... Forse non avrai la culla firmata ma, tra le mie braccia troverai un amore grande..
la mamma (Sorriso37)
Ti desidero semplicemente per quello che sarà
“Il mio sogno standard prefeconfezionato l'ho smontato completamente e ho imparato la lezione.
Ora riparto da zero, a desiderarti semplicemente per quello che sarà, perché la nostra storia sarà diversa da tutte le altre. T'immaginavo facilmente accessibile, invece sei un fiore sulla montagna più alta e il cammino verso di te è faticoso ed è prima di tutto una prova per e con me stessa. Non so in che parte del mio cammino mi trovi, perché non so quando arriverò da te. Potrei essere ancora all'inizio, a metà, alla fine… l'unica cosa che so con certezza è che in questo cammino ho imparato moltissime cose che altrimenti avrei ignorato. In questa distanza che mi separa da te, ho riflettuto profondamente sul significato e sul senso di questo desiderio di maternità. Ti ho restituito la serietà e l'importanza che ti spettano, prima di ogni cosa. Ho visto parti del mio cuore, nel profondo, che senza sofferenza non avrei saputo scorgere. Ho capito di essere molto più forte di quello che pensavo e di essere capace di un amore puro che va oltre la fretta di sentirti dentro di me e di stringerti. Ora so che un figlio non è un capriccio, non è solo la gioia di un attimo, di un test positivo … non è togliersi lo sfizio di mostrare una bella pancia, non è un bambolotto che posso decidere di comprare. Dopo tutto questo cammino (in cui ti sento già al mio fianco) sono riuscita a vederti nella tua totalità di individuo. Sono convinta di non dover chiedere alla vita "ma perché io no?", ma al contrario di dover dire alla vita un sincero "grazie": per avermi reso forte come una roccia, per aver profondamente inciso nel mio cuore il senso di te, per aver lavato il mio animo, per avermi messo alla prova. Ci sono traguardi interiori molto difficili, che non si possono raggiungere senza sofferenza. Tu ancora non ci sei, ma mi hai insegnato le cose più preziose che proteggo nel mio cuore come un tesoro.
Credo che quando saremo insieme, questo tesoro che custodisco dentro di me mi insegnerà ad amarti dell'amore più puro che esista”. (Amelie 87)
Tu volevi vivere, io volevo abbracciarti
“E' a te che scrivo, cucciola mia. E' a te che dedico questo pensiero, a te che sei arrivata quel giorno stesso in cui a mamma e papà dissero "Vogliate accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi". Dio ti ha donata a noi, il regalo più bello che potesse farci per il nostro matrimonio. Sono stati nove mesi difficili, la paura di perderti era tanta ma mi hai insegnato che volere è potere. Tu volevi vivere, io volevo abbracciarti. Poi quell'attimo in cui ci siamo guardate, è bastato a cancellare tutto il dolore, tutte le lacrime versate, tutti i brutti pensieri hanno lasciato il posto alla gioia e alla felicità. Quindici mesi sono passati dal giorno in cui ti misi al mondo. E ora sei qui con noi che ci riempi le giornate di amore e tenerezza. Sei qui a darci la forza di andare avanti e insegnarci il bello della vita, in questo mondo che di bello ha ben poco. Ma TU ridi. TU vivi di energie inesauribili. TU sei pura vita. E se è dalla vita che nasce la speranza, TU sei la nostra speranza per un futuro migliore. Ed è per questo che ogni tuo progresso è un nostro progresso. L'amore nei tuoi confronti non si può misurare. E anche ora che ti guardo, e tu con i tuoi occhioni dolci mi sorridi, il cuore si riempie di gioia. Sento uscire una lacrima ... perché è talmente grande l'amore che provo per te e che tu sai donarmi, che descriverlo a parole è impossibile. Ti amo Gaia. La tua Mamma”. (Eclissi 82)
Le lettere sono tratte dal forum di Nostrofiglio.it "lettera a mio figlio"
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