Sono la mamma di Lorenzo, un bimbo di 4 anni e mezzo molto speciale. Ha il disturbo dello spettro autistico. Lory è sempre stato e tuttora è un bimbo tranquillo, felice, molto affettuoso, dolce ed iperattivo.
Fino ai 19 mesi non camminava e abbozzava solo poche parole. Nel momento in cui iniziò a camminare, io credevo a ciò che la pediatra mi diceva, ossia di aspettare i 3 anni poiché avrebbe parlato solo allora.
Molti, tra cui dottori, mi dicevano che ogni bimbo ha i suoi tempi e io quasi mi convinsi di ciò. Un giorno mi convocarono le maestre dell’asilo nido: io non ero assolutamente preoccupata. Cosa mai potevano dirmi? E invece mi dissero che Lorenzo, a differenza di altri bimbi, non ascoltava. Era invece molto attento alla musica, ma non riusciva a fare tutte le altre attività. Era attaccatissimo alla sua maestra e solo lei poteva prenderlo in braccio, altrimenti si disperava. Inoltre correva spesso e quando lo si chiamava, non rispondeva mai.
Alla fine del racconto, la maestra e la coordinatrice mi consigliarono una visita neuropsichiatrica. Io al massimo mi sarei aspettata una visita logopedica, visto che ancora non parlava. Abbastanza arrabbiata decisi comunque, per rispetto delle maestre che probabilmente qualcosa avevano visto, che occhi di mamma non vedono o non vogliono vedere, decisi di fare questa visita neuropsichiatrica.
All'ospedale mi dissero che per approfondire avrei dovuto fare 15 giorni di 'hospital day' con logopedista, psicologa, psicomotricità per la valutazione del piccolo e intanto il tempo passava. Finalmente, dopo questi 15 giorni, mentre io ero ancora convinta che Lory fosse solo in ritardo con il linguaggio... i medici invece mi dissero che era affetto da ritardo cognitivo: disturbo 'spettro autistico'.
Boom! Il mondo mi crollò addosso: assistente sociale e logopedista mi consigliarono per questo problema un percorso privato, non dicendomi altro.
Arrivata a casa, non mi misi a brancolare nel buio. Forse un angelo mi sollevò da terra e dallo stato terribile in cui ero, perché, come se nulla fosse successo, mi misi alla ricerca delle migliori terapie che avrei potuto affrontare (non navigo nell’oro), ma nella mia testa pensavo già a prestiti e a cose del genere.
Fortunatamente un’amica mi indirizzò da una terapista che pratica il metodo Aba, abbastanza costoso ma che era anche l'unico scientificamente provato ed efficace. Da qui momenti è passato un anno: ormai Lory ha iniziato a fare molti progressi, ripete tutto, risponde quando lo chiami e ha iniziato a colorare... e ha cominciato a fare moltissime altre cose.
Per noi e per lui è un grande impegno: 4 giorni alla settimana vengono terapiste che oramai fanno parte della nostra famiglia. Una volta al mese il bimbo ha una supervisione da parte di uno specialista e, ogni sei mesi, deve affrontare un'ulteriore supervisione, necessaria a monitorare i progressi di Lorenzo. Tra poco inizieremo anche logopedia e siamo molto felici di ciò.
Sì, è vero, l’autismo ha mille sfumature. Non abbiate paura dei nostri bimbi: loro hanno una marcia in più perché riescono a comunicare senza saper parlare e questo non è poco. A volte non sanno come farlo anche perché noi non riusciamo a capire. Care mamme, se avete un dubbio non esitate a togliervelo.
Meglio una visita in più che una in meno, perché se il vostro bimbo dovesse avere bisogno, potreste aiutarlo subito. Un saluto e un abbraccio a tutte le mamme... perché essere mamma è la cosa più bella e speciale che esista al mondo.
di Giulia, mamma di Lory, un cucciolo speciale
(storia arrivata sulla pagina Facebook)
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