Attualmente il suo look sta transitando da una fase in stile Emo (abbigliamento stile punk, smalto nero, occhi truccati, magliettone larghe dei gruppi musicali che lei personalizza ritagliandole, skinny jeans d’ordinanza, preferibilmente neri o grigi, scarpe da ginnastica, frangia asimmetrica che copre un occhio, capelli spettinati, collane con cuori spezzati o teschi) ad una fase in stile novella Figlia dei fiori, nella quale ci scambiamo le magliette freak e gli smalti rossi (nota della mamma: finalmente il nero non è più il colore predominante dalla testa ai piedi!).
Le ho chiesto, in qualità di mia inviata, di segnalarmi quali sono i 5 posti di Bologna che lei e i suoi amici preferiscono; ha preso la cosa molto seriamente e in un pomeriggio di vacanza, dotata di macchina fotografica, mi ha preparato lei stessa questo post.
Ecco la top five dei luoghi più amati dagli adolescenti bolognesi:
- Parco della Montagnola;
- Il disco d’oro (via Galliera 23);
- La fumetteria (Alessandro srl) di via del Borgo san Pietro 140;
- La gelateria Titto di via Goito 12;
- Ristorante Miyako via Marsala.
1) Parco della Montagnola.
Luogo di ritrovo per i ragazzi bolognesi fricchettoni. All’ombra di grandi platani, sdraiati sulle foglie secche e sull’erba incolta si possono incontrare nuovi amici con cui condividere i gusti musicali, ammirare gruppi di buskers all’opera e passeggiare tra le bancarelle allestite da distinti signori di tutte le nazionalità (si vendono principalmente oggetti di culto rastafariano, magliette del Che, scacciapensieri indiani e coloratissimi pantaloni alla turca). Celebre in tutto il nord Italia è il mercatino metallaro che si tiene il sabato pomeriggio.
2) Il Disco d’Oro
Sempre da via Indipendenza, superata la strettissima via dell’Orso e scavalcati i tavolini esterni dei bar che la ingombrano, ci si immette nella più ampia via Galliera.
Il negozio di musica all’angolo è probabilmente il più fornito di tutta la città. All’ingresso, un gigantesco poster di Jim Morrison, la luce soffusa delle lampadine a incandescenza (accese tutto il giorno, alla faccia del rispetto per l’ambiente) e un sottofondo di classici rock ‘n’ roll, accolgono i clienti e creano fin da subito una calda atmosfera familiare. Tra gli scaffali polverosi si possono trovare, oltre agli ultimi successi, vecchi dischi in vinile, cd usati a meno di 5 euro ed autentiche rarità.
Sarebbe questo il nome ufficiale del negozio alla fine di via del Borgo San Pietro, anche se gli appassionati del genere continuano a chiamarlo “La Fumetteria” per antonomasia. All’interno si può trovare qualsiasi tipo di fumetto, dalle americanate Tex & Dylan Dog, alle raccolte di strisce satiriche meno note, fino ad un’enorme sala tutta dedicata ai manga. Si possono passare ore girovagando tra gli espositori alla ricerca di un numero interessante, per poi portarlo nell’angolo biblioteca (che sarebbe in teoria riservato alle apposite riviste messe a disposizione) e leggerlo di nascosto, magari sgranocchiando una merendina comprata al distributore Nessuno ti farà fretta se ti attarderai a leggere, anche senza acquistare.
Spiritoso “giochino” da fare dopo un pranzo con le amiche: si tratta di una coloratissima gelateria self-service situata in via Goito (una traversa di via Indipendenza). All’entrata si riceve la coppetta vuota e si passa davanti ad una parete dove sono installati diversi distributori di gelato, di gusti assortiti. Successivamente, ci si trova davanti un lunghissimo bancone, stipato di frutta a pezzetti , gocce di cioccolato, spumini, biscotti, creme e sciroppi vari e tanti altri deliziosi topping da aggiungere all’intruglio. Infine ci si reca alla cassa, dove un sorridente ragazzo, dotato di piercings e chioma azzurrina, vi consegnerà il cucchiaio, peserà la vostra meravigliosa creazione e vi spillerà non meno di 5 euro a gelato.
Ma a voi, che sarete ancora perse degli ammalianti occhioni del baldo giovane, sembrerà un prezzo equo e ragionevole.
5) Ristorante Miyako
All’imbocco di via Marsala (altra traversa di via Indipendenza), sul portico destro, si trova uno dei “kaiten sushi / all you can eat” più in di Bologna. Spiego per chi non sa: il kaiten sushi è un caratteristico ristorante nipponico, dove i clienti vengono fatti accomodare gomito a gomito lungo un bancone. Sul suddetto bancone scorre un rullo, che trasporta centinaia di ciotoline, ognuna contenente un diverso piatto tipico giapponese. Tutto ciò che il cliente deve fare è allungare la mano verso il rullo, afferrare la ciotolina che gli pare più invitante, mangiarla, e continuare così fino all’indigestione. Miyako offre questa assurda esperienza gastronomica ad un modico prezzo fisso, oltre a cucinare anche tipiche pietanze cinesi e coreane. Unica pecca: non sempre si riesce a trovare un posto libero.
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