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La mia terza figlia, il dono dal cielo del mio amato nonno

di mammenellarete - 16.10.2015 - Scrivici

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Fonte: Alamy.com
Mio nonno era il mio confidente, il mio consigliere, il mio migliore amico, "mio padre", dato che con il mio avevo un pessimo rapporto. Quando rimasi incinta per la prima volta, lui mi fu vicino. Io in seguito mi sposai ed ebbi due figlie. Dopo anni, lui purtroppo si ammalò. Fu un mese e mezzo esatto dopo la sua morte che volli fare un test così, tanto per. Avevo solo un paio di giorni di ritardo, che per me erano nella norma. E invece... sorpresa! Il test segnava cinque settimane. La mia terza figlia è stata l'ultimo regalo del mio caro nonno. Lei oggi ha il sorriso e la risata rumorosa del suo bisnonno, ha i suoi occhi e il suo modo di sedersi e di camminare, di arrabbiarsi e di mettere il broncio. 

Sin da piccola ho avuto un rapporto speciale con i miei nonni materni ed in particolare con mio nonno. Lui era il mio confidente, il mio consigliere, il mio migliore amico, "mio padre", dato che con il mio avevo un pessimo rapporto!

 

Essendo un uomo all'antica, soprattutto per gli altri (non per me), quando rimasi incinta a soli 20 anni e non ero neanche sposata, tutti ebbero il terrore di una sua brutta reazione! Ricordo ancora invece quel giorno: mi abbracciò, mi diede un bacio sulla fronte e si mise a ridere toccandosi la fronte.

 

Mi disse anche che, al di là della mia decisione di sposarmi o no, lui mi sarebbe stato vicino! Nei giorni in cui fui ricoverata a causa del mio lunghissimo travaglio di tre giorni, lui rimase nella sala d'attesa ad aspettare senza voler assolutamente andare a casa!

 

Lui era il mio grande uomo, il mio Amore puro! Purtroppo quattro anni fa, per un banale errore medico durante un'operazione alla coliciste, durante la quale doveva semplicemente essere apportata una pietra, ebbe inizio l'agonia di mio nonno.

 

Il suo dolore durò un mese e sette giorni. Il 15 dicembre 2011 si spense circondato da tanto amore l'uomo più buono del mondo. Io crollai, nel vero senso della parola, e mi crollò il mondo addosso.

 

Da quel momento iniziai a credere alla presenza degli angeli. Poco prima della morte del nonno, io e mio marito volevamo nuovamente avere un figlio. Le prime due nostre bimbe avevano sei e cinque anni e volevano un fratellino. Noi volevamo accontentarle, ma provavamo già da otto mesi e non era giunta nessuna gravidanza!

 

Avevo lasciato perdere questo desiderio quando mio nonno si era aggravato: volevo infatti solo potermi prendere cura di lui. La sua morte mi ridusse in una persona apatica, asociale. Lasciai anche il mio lavoro.

Non riuscii per un periodo a prendermi cura delle mie figlie, né di mio marito, né della casa.

 

Fu un mese e mezzo esatto dopo la sua morte che volli fare un test di gravidanza così, tanto per fare. Avevo solo un paio di giorni di ritardo, che per me erano nella norma. E invece... sorpresa! Il test di gravidanza segnava già cinque settimane!

 

La stessa notte lo sognai sotto l'albero nel nostro villino a mare, proprio dove lui era solito sedersi! Mi abbracciò e mi disse: "Vienimi a trovare con la mia nipotina!" Il 2 ottobre 2012, proprio nel giorno della festa dei nonni, a 41 settimane più due giorni, nacque la mia piccola di 3 chili e 560 grammi.

 

Lei oggi ha il sorriso e la risata rumorosa di mio nonno, ha i suoi occhi e il suo modo di sedersi e di camminare, di arrabbiarsi e di mettere il broncio. Quando vide la prima volta la foto di mio nonno, la prese tra le mani e gli diede un bacio, senza che nessuno le avesse detto di farlo! Lei è stata l'ultimo regalo di mio nonno per me.

 

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

 

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