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La mia storia di mamma single, lavoratrice e tecnologica

di mammenellarete - 09.10.2013 - Scrivici

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Esce una nuova App per il telefono o l'ipad? Deve essere mia. Vinco un concorso e posso scegliere un anno di rivista gratuita da ricevere a casa? Scelgo quella più tecnologica possibile. Eccomi qui. Sono io. Mi auto dichiaro Miss Mamma Web Curiosa. Navigo online da anni e passo la maggior parte del tempo alla ricerca di notizie interessanti di cui poi scrivo e che condivido sul mio portale dedicato alle mamme. Come ci sono arrivata ad aprire un portale dedicato alle mamme? Dopo un lungo e travagliato percorso che oggi vi voglio raccontare. Non si sa mai quasi niente delle persone che stanno dietro le quinte. Si sa dai profili aggiornati

di facebook e twitter che oggi abbiamo passato una bella giornata o che siamo felici del fatto che piova o ci sia il sole. Alle vole più nello specifico si sa anche quante volte siamo andate al bagno. (giuro che ho un fbamico che mi aggiorna su quante volte fa la number two e desta la mia preoccupazione se per qualche giorno non lo leggo!!)

 

E' la nostra generazione. Siamo le mamme/donne del web.

 

Perchè vi voglio raccontare la mia storia? Lo scoprirete alla fine di questo poema ma vi anticipo che l'arrivo di facebook ha cambiato tante cose del mio essere mamma e donna.

 

Ho vissuto 14 anni in Inghilterra dove internet era già bello presente nella vita sociale di tutti i giorni. Avevo un diario che aggiornavo saltuariamente e un profilo splinder dove curavo la sezione ufficiale del fan club di Paulo Coelho. Ho sempre adorato scrivere, raccontare, inventare, curiosare.

 

E pensare che in italiano alle medie sono uscita con un 6 praticamente regalato! Eh si...uscivo sempre fuori tema! Ma una volta non si guardava che tu fossi una creativa, eri solo una che non si concentrava e che "se solo stesse più attenta sarebbe da 8". Sono migliorata in questo ma le virgole erano e rimangono un mio problema!
Ora però ho chi corregge i miei scritti! (non questo...quindi siate clementi...)

 

In Inghilterra ero una manager. Dirigevo l'animazione di uno dei colossi del mondo della musica: il Ministry of Sound. E pensare che arrivata a Londra le uniche parole in inglese che sapevo erano: coca cola, coffee e the. E infatti ero partita lavorando come barista in un ristorante italiano (gestito da afghani... O_o).

 

Ma ce l'ho fatta. Giorno dopo giorno come una di quelle scalate a gradini mi sono aggrappata e sono salita in cima. E ci sono rimasta per 9 anni.

 

Ma dalla cima prima o poi si cade.
Ero giovane, inesperta. Lavoravo troppo e non ero bravissima a tenere tutto sotto controllo. Era tutto troppo e troppo di tutto.

 

E così sono caduta. Ho lasciato lì anche l'amore che mi aveva torturato per anni. In fondo non è andata male. Ma quando cadi, cadi! Non ti accorgi che quello scivolone alla fine ti può anche fare del bene. Il salame dagli occhi si toglie solo dopo che le storie finiscono, no?

 

Torno così in Italia. Grazie alle esperienze passate e la padronanza del mio inglese inizio a lavorare a piccole produzioni televisive per i canali mediaset su rete Sky.
Programmi dedicati alle risate, alla musica e anche ai bambini.

 

Avendo studiato come ballerina vengo richiesta anche in Rai nel corpo di ballo di CdLive il programma di Alvin e nel tempo libero creo un mio spettacolo della durata di un'ora che porto

 

in tour per tutta l'Italia. Figo, no? Credetemi, non è tutto oro quello che luccica. Ne ho viste e vissute di cotte e di crude. E infatti anche qui vengo messa alla prova.
Vivere nel mondo dello spettacolo non è facile.

 

Non puoi permetterti la sindrome premestruale o un giorno no. Devi sempre essere bella e sorridente e soprattutto nel posto giusto al momento giusto.

 

Entri in un circuito in cui le porte dell'auto ti vengono aperte per galanteria, dove mangi nei migliori ristoranti e alloggi negli alberghi più belli.

 

Ma non sei tu. Sei la proiezione di te. E di questo te ne accorgi dopo. Te ne accorgi quando rimani incinta e di colpo le porte aperte ti si chiudono in faccia (come nei saloon)

 

e vieni lasciata completamente sola e a piedi. E così anche questa volta dalla cima sono caduta giù a strapiombo senza sapere se mi sarei più rialzata.

 

Eppure mi sono rialzata anche la volta del mio incidente. Bacino rotto, trauma cranico...ma avevo 17 anni...e questa è un'altra storia...devo restare nel tema!

 

E così eccomi di nuovo in piedi. In piedi e sopratutto incinta. Ultima registrazione tv al quarto mese di gravidanza.
Incinta. Io?! Hahahaha Abituata alla bella vita!

 

Spariscono tutti. Gli amici (amici?), i collaboratori, i fan. E mi ritrovo con un fagiolo nella pancia. E ora? Come si fa?

 

Cosa succede poi? Perchè vomito? Perchè sto scomoda sdraiata? Perchè ho tanta fame? E via! Si va in internet!

 

Ancora non ero esperta del web e un giorno sì e uno no ero all'ospedale a chiedere info! Eh si perché se ci fate caso sembra che in internet ogni sintomo ti porti a morte certa o che il tuo bimbo stia soffocando nella placenta.

 

Per non parlare dei forum!

 

Sono arrivata al giorno del parto in preda alle contrazioni urlando all'ostetrica che mancavano due settimane e non ero pronta perchè su un forum dicevano che la data del parto doveva essere quella esatta, quella che è stata scritta!

 

(l'ostetrica mi ha liquidata dicendo: domattina ti alzi che sei madre, qualsiasi cosa ti abbia detto internet e che tu lo voglia o no!)

 

E i dolori? Scritti sul web non erano così forti!!
Sui forum c'era scritto che si può partorire in qualsiasi posizione...

 

E allora perché io ero legata come un salame? Sui forum c'era scritto che la sala parto era bellissima! E allora perchè la mia è fredda, verde e ci passa anche la donna delle pulizie

 

a riporre scope e strofinacci?...ridendo ogni volta che entra e dicendo che la testa ancora non si vede????....prima o poi la ritrovo online...

 

Ritorno un attimo sul mio incidente...Mammastrana nel forum ha scritto che se ho rotto il bacino è impossibile che io possa partorire normalmente! E ora che faccio?

 

Ricordo però che Mamma Rita disse che lei aveva partorito con il bacino rotto. Così mi rincuoro, sono più serena! Partorirò pure io se ce l'ha fatta lei!

 

L'ostetrica Maria in un gruppo aveva detto che è importante il saper respirare durante il parto. Allora perchè l'ostetrica del corso pre parto (che ho fatto anche se mamma Luisa ha

 

scritto che non serve) dice che non è importante e che tutto verrà da sè? E perchè mi rasano l'aiuola se mamma Francesca ha scritto che ormai non la si rasa più?

 

Sta di fatto che in preda alle contrazioni non ho nemmeno fatto in tempo a vedere la famosa sala "Kamasutra" dove ci si può appendere alle liane e con un melone fra le gambe era

 

impossibile anche credere al racconto di Mamma Manuela che saltellava allegramente su di una bella palla colorata.

 

L'anestesista arriva dopo ore e ore di travaglio quando sono al limite delle forze e mentre mi portano a fare il cesareo di urgenza mi chiede se sono per caso allergica a qualche farmaco!

 

Una situazione simile era successa a Mamma Greta! E come lei anche io ho detto "no, assolutamente no!!" anche perché "tutto va bene basta che me lo fate uscire da lì subito"!

 

Poi però finita l'operazione ne ho pagate le conseguenze e mi sono ritrovata a grattarmi peggio di un cane con le pulci assassine. Ma prima o poi becco online anche lei!!

 

E infine eccomi mamma! Il fagiolino è diventato bambino con tanto di gambe e braccia che si muovono veramente. Sul web non si sentiva l'odore acre del rigurgito!

 

Nel giro di poche ore mi sono messa il vestito di mamma. Un pochino come il bruco che diventa farfalla. E' un po' scontato come paragone ma è proprio come ci si sente nel momento in cui tocchi il bimbo dalla pelle raggrinzita per la prima volta e pensi "ma tu eri dentro di me e sei uscito da li?!?!?" E giuri che nulla mai più uscirà (o entrerà) da lì per i prossimi decenni.

 

Era il 2005. Le foto si facevano ancora con la macchina fotografica e i video con la videocamera. Le foto con i cellulari non venivano bellissime, anzi!

 

E così di questo primo figlio non ho molti ricordi digitali. Ho un libro di carta!!! Con la sua storia dove raccolgo la prima ecografia (ormai sbiadita) e il primo ricciolo di capelli caduto a terra dal primo taglio appiccicato alla pagina con il nastro adesivo.

 

Ora della tetta. Una lotta con le infermiere del nido che mi dicono che avendo fatto cesareo non avrò montata lattea e non potrò allattare.

 

Glielo dirò un giorno che grazie a Mamma Stefania e Mamma Paola che mi hanno raccontato il contrario, ho allattato mio figlio per 2 anni e mezzo!

 

Siccome sono allergica attenzione a quello che gli si dà da mangiare! E via allo svezzamento ritardato!

 

Il brodino? Una settimana con solo carota. Una settimana con solo patata. Una settimana solo sedano. Un ingrediente alla volta.

 

La prima febbre e i consigli di Mamma Sara. Le coliche e il sedano da mettere nel sederino di Mamma Giulia subito smentita da Mamma Rossella che dice che non si fa.

 

La prima bronchiolite e i consigli di Mamma Antonia.

 

Il panico totale quando alla richiesta di aiuto alle mamme del web non mi risponde nessuno mentre mio figlio si riempie a vista d'occhio di bollicine rosse (sembrava la Pimpa) dopo aver preso l'antibiotico.

 

Pronto soccorso. Allergia. Cortisone e via.

 

La vita va avanti. Il nanetto cresce e nel nuovo vestito di mamma mi sento bene ma le situazioni intorno a me fanno sì che questa situazione idilliaca non duri molto.

 

Una vita completamente nuova. La responsabilità di una vita sulle spalle. Una vita da nababba e ora una vita da mantenuta. Non avevo più me stessa. Esisteva solo il bambino e i suoi bisogni. Dal tutto al niente. Completamente annullata. Inizio così a soffrire di depressione post parto. Al punto che non riesco più a tenere il mio bambino in braccio.

 

Si dà per scontato che avere un figlio per una donna sia la cosa più bella del mondo e deve per forza di cose essere un'emozione grandiosa. Ma non è sempre così.

 

Complici gli ormoni impazziti e una situazione familiare praticamente inesistente dove non ricevevo nessun tipo di aiuto, mi sono ritrovata seduta nella sala di attesa dell'ospedale con il mio fagottino in braccio senza capire perché non lo volessi più.

 

Ai tempi la depressione post parto non era ancora stata riconosciuta e tra le mamme non ne parlava ancora nessuno. C'era ancora il timore di venire considerate delle pazze scriteriate mentre oggi a quanto pare ne abbiamo sofferto più o meno quasi tutte!

 

Su consiglio medico abbandono il tetto coniugale (non ero sposata ma convivevo) e me ne torno a casa da mia madre.

 

Mi rialzo piano piano. Prima grazie ad un lavoro in un call center. Chi altro prende a lavorare una donna di 32 anni con un figlio a carico?

 

Se non hai figli a 30 anni non ti prendono perché potrebbe venirti la voglia di farne e se ne hai te ne devi occupare o ti viene voglia del numero due... quindi non è stata una ricerca facile!

 

Ma ero felice. Il mio primo vero lavoro! Avevo dei tempi, degli orari da rispettare, delle responsabilità. Avevo a che fare con persone vere e vive , non più solo rapporti con pappette e lallamenti cacche e pannolini. Poi arriva il nuovo appartamento. Pagavo un affitto più alto di quello che ricevevo come stipendio ma vivendo in una provincia autonoma ho ricevuto molti aiuti.

 

Poi mi raggiunge anche lui. E così via, si ricomincia. Pronta a ripartire.

 

Nuova casa. Nuovo lavoro. Nuova città. Nuova pancia. Via Splinder, arriva Facebook. Eh sì, perché qui c'è da dire che ormai il noto social network è entrato nella mia vita nello stesso momento in cui è arrivato il mio secondogenito. Potrei dire di aver fatto la gravidanza in compagnia di Zuckerberg e di aver partorito con lui!

 

Ed è proprio così! Dal momento del concepimento tutta la gravidanza l'ho passata online. E da lì non mi ci sono più staccata! (Mark ti invio la fattura ogni mese da 5 anni!!! Quando mi

 

paghi per il traffico che ti porto???).Appena partorito la sua foto era in bella mostra sulla mio profilo! Poi l'ho attaccato alla tetta. Subito.
Qui però ero più informata e sapevo benissimo che c'è chi dice che non si può partorire in modo naturale dopo un cesareo e chi invece dice che si può basta che siano passati almeno tre anni. E sapete una cosa? Viva il parto naturale e viva l'allattamento al seno!

 

Il nanetto cresce e inizia il suo percorso.

 

Da brava pseudo inglesina porto dentro di me la cultura del riciclo quindi immaginate il mio viso quando scopro che nella mia città esiste un negozio dell'usato dedicato ai bambini.

 

Mi ci fiondo e voglio a tutti i costi essere amica della titolare! Poi amiche lo siamo anche diventate ma immaginate la mia faccia quando mi ha raccontato che mi aveva presa per una pazza e che le stavo pure un pochino sulle scatole!! Entro così a far parte del network Baby Bazar e mi viene richiesto dal grande capo Alessandro Giuliani di aprire un gruppo su fb dedicato alle mamme. Nasce così OkMamme. Un boom! Facebook era ancora agli inizi e ancora si accettavano solo amici veri.

 

Migliaia di mamme si aggiungevano ogni giorno e chiacchieravano chiacchieravano e chiacchieravano. E chiacchieravano e chiacchieravano. Vi ho detto che chiacchieravano?

 

E poi c'era lui, l'unico maschio in mezzo a tante donne! Andrea Piras! Il mio amico virtuale che più reale non si può! L'amicoMio ma ormai di tutte le mamme del web!

 

Quante risate, quante cose ci siamo detti. Quanto mi è stato vicino nelle mie scelte. Ore e ore di chiacchiere seduto sul suo seggiolino scomodo.
Un'amicizia che rimane ancora nel virtuale e chissà se mai ci incontreremo. Ma forse è meglio così. Chi lo sa. Lui è il mio amico con la A maiuscola!

 

Da brava creativa curiosona non mi bastava avere un gruppo ciccioso di mamme! Così iniziai a bombardare di mail tutte le case editrici. Tutti i giorni.
Il mio soprannome ai tempi poteva benissimo essere Miss Spam.

 

Fatto sta che qualche anima pia di Mondadori mi risponde e mi mette in contatto con Sarah di Nostrofiglio.it

 

Pensate che ridere... Dopo tutto il casino fatto per riuscire ad avere l'attenzione mentre ricevo la chiamata di Sarah... Facebook chiude la mia pagina! Non solo la pagina! Tutti i profili di tutto il network e di chiunque fosse iscritto o avesse a che fare con okMamme. Qualche mamma gelosa lo aveva fatto segnalare. A quel tempo succedeva spesso.

 

Ma Sarah mi prese comunque a collaborare sul suo forum e mi mise a gestire la pagina facebook del sito.

 

Una collaborazione durata più o meno 2 anni.

 

Durante questi due anni è nato l'amore tra me e facebook ed è morto l'amore tra me e il mio compagno.

 

Quindi eccomi sposata a Zuckerberg nel bene e nel male mamma single che deve gestire due bambini piccoli e una casa.

 

Internet è stato molto importante per me in quel periodo e le amicizie che avevo instaurato mi hanno dato la forza di rialzarmi ancora una volta.

 

Ma la vita non aveva ancora finito con me.

 

Faccio il grande passo, mi divido dal padre dei miei bimbi ed entro nella mia nuova casa. E lì, il crollo. Quello vero. Quello in cui tocchi si tocca il fondo e ci si rimane per un po'.

 

Quello in cui scendi veloce perdendo il controllo e ti accorgi che intorno a te c'è solo fango.

 

E con il fango scivoli, fai fatica a risalire.

 

Un crollo non solo mentale ma anche fisico.

 

Il fatto è che per anni si sopportano situazioni che ci fanno male o che non ci fanno bene. Per anni e anni si rimane in relazioni che non portano da nessuna parte solo per paura di dire basta o di rimanere sole. Per anni si accetta si sopportare e si va avanti senza vivere. A volte si sta in una relazione solo perché c'è un mutuo di mezzo, solo perché ormai ci sono dei figli. Solo perché si ha paura della solitudine, del restare sole ad affrontare tutto.

 

Si arriva ad un certo punto in cui il corpo però dice basta. E ci da dei segnali.

 

E il mio dava segnali chiarissimi!

 

Io donna/mamma che deve avere sempre tutto sotto controllo, in quel periodo ero come un cavallo selvaggio. Tutto sembrava essermi sfuggito di mano.

 

Ero completamente in panico. Paura di stare sola, paura di non farcela, paura di non essere all'altezza, paura di non essere una mamma adeguata e capace.

 

Abituata a stare in tv davanti alle telecamere, arrossivo e non riuscivo a parlare con le persone. Mi prendeva qualcosa alla gola e balbettavo sudando freddo.

 

E' stata dura rialzarsi.

 

Durissima!

 

C'era qualcosa che non andava bene e che dovevo cambiare.

 

Il lavoro che mi aveva dato la forza adesso era ciò che mi impediva di crescere e andare avanti. Un lavoro metodico e routinario.
Io che sono una creativa iniziavo a rendermi conto di essere una creativa!
Che periodo ragazze! Solo internet mi era di aiuto. Era la mia oasi felice!

 

Sul forum di nostrofiglio scrivevo delle mie avventure con i miei bimbi e raccontavo tutte le curiosità che trovavo.

 

Nessuno ai tempi sapeva cosa stavo passando. Io per tutte ero MammaLuana, una mamma un po' particolare, forse un po' stramba. Ma mi seguivano.

 

Ancora oggi il mio blog è il più visualizzato e ne vado orgogliosa perchè è il mio terzo bambino!!
Il blog curioso di MammaLuana...il nome me lo sono portato anche su Tuttoperlamamma.it!

 

MammaLuana di oggi è sicuramente diversa da quella di allora. Ho un bimbo che ha 7 anni geloso del fratellino e un bimbo di 4 anni con difficoltà di linguaggio e tratti autistici.

 

Ho passato 3 anni e continuo tuttora a correre a visite dalla psicologa, psicomotricità e logopedia. Ma è il mio piccolo e ha solo me.

 

Vivo in un appartamento che a breve cambierò perchè la mia dirimpettaia è una pazza convinta che io essendo tecnologica le rubo l'energia attraverso i muri.

 

Ho fatto amicizia con il mio ex compagno. Ho una nuova vita che forse un giorno vi racconterò, ho una cagnolina di nome Happy appena presa e salvata da un allevamento in cui ha vissuto chiusa in gabbia per 7 anni.

 

A breve avrò un assistente domiciliare che mi aiuterà nell'organizzazione della mia vita di mamma lavoratrice...che altro?

 

Mi hanno detto che mammenellarete vuole articoli lunghi...ma mamma mia, quanto ho scritto...

 

Però, se state leggendo queste parole vuol dire che siete curiose di sapere come finirò qusto poema. E allora grazie per essere arrivate qui.

 

Quante altre cose da raccontarvi...ma mi fermo qui. (per fortuna eh ^_^)

 

Vi state chiedendo perchè vi ho raccontato alcune parti della mia vita? (cioè, direte,...ok...eh?!?!?!)
Innanzitutto perchè mi è stato chiesto...e poi perchè io sono come voi. Una mamma, una donna, che negli anni si è reinventata mille volte fino a giungere ad oggi dove tutto ciò che mi accade lo affronto con ironia senza dare troppo peso alla negatività. E' un periodo di cambiamenti? Noi donne siamo camaleontiche! Ce la possiamo fare! Sempre!

 

Questi sono anche i motivi che mi hanno spinta ad aprire www.tuttoperlamamma.it

 

Il mio portale è proprio questo. Un portale dedicato alle mamme e creato dalle stesse. Si, perchè siete proprio voi le dirette protagoniste.

 

Tutti sono pronti ad intervistare chi è famoso e sulle copertine ma è la storia di ognuna di noi che è un tesoro da condividere con tutte.

 

Siamo mamme! Forti e coraggiose ma anche molto vulnerabili sopratutto in certi periodi della nostra vita. Sapere che qualcuno si è sentito come noi e ce l'ha fatta

 

fa bene all'anima! Aiuta!

 

Finalmente sono soddisfatta e faccio quello che mi riempie il cuore: scrivere scrivere scrivere.

 

Con tuttoperlamamma.it collaboro con persone favolose! Mamme (anche un paio di papà) blogger che come me si sono messe in gioco e provano a trasformare la loro passione in un lavoro. Esperte ed esperti che si mettono a disposizione di chi richiede un consiglio. Mamme e papà che raccontano la loro esperienza di genitori o che semplicemente raccontano i loro hobby! Ditemi, cosa c'è di più bello?

 

Una bella e recente collaborazione è quella con "La miniera delle idee" e "Mamma. Che Idea" un gruppo di mamme dolcissime e molto attive sui social che intervisteremo ogni settimana

 

raccontando le loro storie di vita.

 

Un'altra collaborazione in atto è quella con Mamma Saby con la quale stiamo per lanciare "due mamme in cucina". Un gioco sui fornelli tra me e lei dove io sono la cuoca pasticciona

 

mentre lei (pugliese) è molto brava! Ci sarà da ridere...ne vedrete delle belle! (sul serio, io ho appena imparato a fare l'uovo sodo!!!)
Amo la collaborazione anche con network diversi dal mio perché credo fermamente nell'unione delle forze. Da soli non si va da nessuna parte! Uniti, sì! E il posto c'è per tutte!

 

Ad oggi mi guardo indietro e mi rendo conto di aver dato tanta energia a persone e progetti che non meritavano nulla. Molte idee mi sono state portate via senza nemmeno una pacca sulla spalla. Tutto questo mi ha resa più forte.

 

Il lupo perde il pelo ma non il vizio ed è chiaro che tuttora spendo energie inutili con persone che non meriterebbero nemmeno il saluto ma almeno ho un obiettivo ben chiaro e cammino (a volte striscio) verso una mia meta. Ogni volta più consapevole di quello che può succedere. Forse un pochino più fredda quando si tratta di dire la parola "fine".

 

Ricordiamoci che quando si è cadute e si è già toccato il fondo...è più facile risalire, perchè l'abbiamo già fatto altre volte!

 

Eccomi qui. Mille donne racchiuse in una sola: Io.

 

Grazie a mammenellarete e a Sarah per avermi dato l'opportunità di mettermi a nudo ^_^

 

Vi aspetto anche sulla pagina fb: https://www.facebook.com/Tuttoperlamamma?fref=ts
E il mio sito: www.tuttoperlamamma.it

 

di Luana Di Maio

 

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