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La magia del mio Natale e della mia vita sono il mio compagno e mio figlio

di mammenellarete - 23.12.2016 - Scrivici

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Mancano 5 giorni a Natale e oggi guardando mio figlio e il mio ragazzo ho capito che la mia magia del Natale ma anche della vita, sono loro! Ho capito che le assenze possono far male ma possono anche trasformarsi in qualcosa di buono, possono farti aprire gli occhi per apprezzare le presenze. Ho capito che noi tre siamo una famiglia, la famiglia che non ho avuto ed ho sempre desiderato. Ho capito che con chiunque passeremo questo Natale o le prossime feste non importa purché noi tre rimaniamo insieme, perché con loro al mio fianco il nodo alla gola si scioglie e le lacrime diventano sorrisi perché guardandoli è impossibile lasciarsi sopraffare dalla tristezza, è impossibile non essere felici!

E anche quest'anno è arrivato il Natale, mancano solo 5 giorni! Si vedono luci e pacchetti ovunque, alberi addobbati, vetrine scintillanti , manca solo la neve... o forse anche qualcosa, molto, di più, almeno per me. Mancano solo 5 giorni a Natale e a me sale l'ansia, la nostalgia e anche un po' di tristezza.

Ricordo i Natali di quando ero più piccola, dai cinque fino ai nove/dieci anni circa, ecco, quelli si che erano davvero magici, in quegli anni la magia e l'atmosfera Natalizia le sentivo anche io. Di quegli anni ho dei ricordi felici, erano gli anni in cui il Natale si passava in famiglia, la mia, tutti uniti, si faceva l'albero gigante pieno di colori, c'erano i sorrisi, i regali, ma soprattutto c'erano le persone, c'erano amore e felicità, i pranzi e le cene tutti insieme mi riempivano il cuore oltre che la pancia, era davvero festa, eravamo noi la festa, eravamo noi l'atmosfera e la magia del Natale, eravamo una famiglia.

Da dieci anni, forse anche qualcuno in più, a questa parte invece sento solo assenze che si sa, durante le feste pesano il doppio, vedo la mia famiglia come tanti pezzi di puzzle sparpagliati che non potranno mai ricomporsi, li vedo ma mai tutti insieme ed alcuni non li vedo proprio più, percepisco la loro tristezza, e vedo quanta fatica c'è dietro un sorriso, quello che non vedo più è la magia, la felicità, è come entrare in una casa disabitata, buia, con foto e mobilio impolverati, con ricordi qua e là di cose che sono state e mai più saranno, la guardi e sembra tutto impersonale, tutto così distante, eppure anche quella casa una volta aveva dei colori, aveva un'anima, quell'anima erano le persone che l'abitavano... ecco, io mi sento come quella casa.

Tutte le festività per me sono un dramma, perché bisogna sempre decidere con chi stare, questa cosa mi perseguita già da quando ero bambina purtroppo, vorrei stare con tutti ma quella risposta non sarebbe presa nemmeno in considerazione perché impossibile e ora non ci sono solo i miei pezzetti di puzzle sparsi e incompatibili, c'è anche la famiglia della mia dolce metà , loro non facilitano la scelta ma quantomeno sono un blocco unico e non altri pezzi sparsi.

Dove eravamo rimasti? Ah sì, la scelta... ogni volta devi escludere qualcuno e non è mai bello, ma d'altronde alternative non ce ne sono. Nella maggior parte dei casi, ci si alterna, un anno dai genitori e l'altro dai suoceri e chi è proprio fortunato può riunire genitori e suoceri senza scelte, nelle famiglie "normali" funziona così almeno è quello che mi hanno detto... ma io cosa ne so delle famiglie "normali"? Niente, quel poco che ricordo non è abbastanza.

Voi vi chiederete ma perché tutti questi dilemmi? È vero, adesso ho la mia casa, la mia famiglia e sono il regalo più grande che la vita potesse farmi, sono quello che io posso chiamare felicità, sono il mio tutto e sono davvero grata della loro esistenza, sono le persone più importanti in assoluto!

Però c'è una piccola parte di me che sente la mancanza della propria famiglia e durante le festività questa mancanza è più forte che mai, intendo la mancanza di una mamma e un papà, di qualcuno che nonostante tu sia cresciuta continui a prendersi cura di te, che sia presente nel quotidiano, nelle piccole cose, sento la mancanza dei sorrisi, degli abbracci. Loro ci sono, però uno ha deciso di non far più parte della mia vita e gli altri due sono quasi sempre lontani anche se per motivi e modalità diverse.

E se ve lo state chiedendo, sì, ho tre genitori, una mamma e due papà. Penso che mi vogliano bene tutti e tre ma non abbiamo rapporti come la maggior parte dei genitori/figli o almeno non da dieci/dodici anni a questa parte. Ed è questo che mi manca, un po' di normalità, mi mancano le presenze. Ieri sera sono andata a letto con questi pensieri, stamattina mi sono svegliata presto, ho guardato l'albero di Natale con le luci accese e ho trovato il mio ragazzo che faceva colazione dopo essere tornato dal lavoro, ho guardato il mio piccolo principino dormire nel suo lettino e tutti quei pensieri sono passati in secondo piano, perché la loro presenza per me vale più di tutte le assenze, ogni volta che li guardo penso che se ho loro posso fare a meno di qualsiasi altra cosa o persona, penso che infondo il dolore che ogni tanto si ripresenta posso sopportarlo, anzi posso usarlo per apprezzare di più tutto quello che ho, perché ciò che è stato non posso cambiarlo ma posso migliorare il mio presente, posso essere felice adesso, perché ho tutto quello di cui ho bisogno per poterlo essere.

Quest'anno sarebbero un po' i regali materiali che vorrei ma non sarà possibile averli e posso farne tranquillamente a meno, sapete perché? Perché i regali più importanti li ho con me tutti i giorni, perché so che la vita mi ha tolto tanto ma altrettanto mi sta dando, perché so di essere fortunata ad avere un tetto sopra la testa, del cibo nel frigorifero e tutto il necessario per il mio principe, perché so che nella nostra casa c'è tanto amore, perché si dice che l'unione fa la forza e noi ne siamo la prova e soprattutto perché forse economicamente non abbiamo molto ma dentro abbiamo il mondo perché le cose che contano davvero, quelle che non si possono comprare, le possediamo tutte e quel poco che abbiamo di materiale l'abbiamo ottenuto solo grazie a noi, alle nostre forze e la nostra volontà.

Perciò è questo che io vorrei trasmettere e insegnare a mio figlio, è questo che vorrei regalargli, non solo per questo Natale ma per tutta la vita: i valori , la presenza, l'amore vero ed infinito, l'educazione, il rispetto per se stesso e gli altri, ma soprattutto la gratitudine perché bisognerebbe più spesso guardare a quello che si ha ed apprezzarlo, vedere il lato positivo, trovare del buono, sempre!

Ci sarà sempre qualcosa che ci manca o che si desidera, come ci sarà sempre chi sta peggio o meglio di noi, ma se perdiamo tempo a pensare a quello che avremmo voluto e non è stato o a quello che vorremmo e non possiamo avere o alla vita degli altri ci perdiamo la nostra di vita, perdiamo di vista ciò che abbiamo ma soprattutto perdiamo di vista la felicità, perché la felicità, quella vera è fatta dalle più semplici e piccole cose e a volte ce l'abbiamo proprio davanti agli occhi e ce la facciamo sfuggire, perché nessun giocattolo o regalo potrà mai eguagliare queste cose, la ricchezza delle persone risiede nel loro cuore.

Mancano 5 giorni a Natale e oggi guardando mio figlio e il mio ragazzo ho capito che la mia magia del Natale ma anche della vita, sono loro! Ho capito che le assenze possono far male ma possono anche trasformarsi in qualcosa di buono, possono farti aprire gli occhi per apprezzare le presenze. Ho capito che noi tre siamo una famiglia, la famiglia che non ho avuto ed ho sempre desiderato. Ho capito che con chiunque passeremo questo Natale o le prossime feste non importa purché noi tre rimaniamo insieme, perché con loro al mio fianco il nodo alla gola si scioglie e le lacrime diventano sorrisi perché guardandoli è impossibile lasciarsi sopraffare dalla tristezza, è impossibile non essere felici!

Grazie a chi è arrivato fino in fondo ed ha letto le mie parole, spero che tutti abbiate le persone per voi più care al vostro fianco o nel cuore, perché se le avete non vi serve altro e con queste parole vi auguro buone feste e buon Natale! Un abbraccio

di Yuliya

(storia arrivata come messaggio privato sulla pagina Facebook editata dalla redazione)

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Aggiornato il 20.12.2017

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