Sicuramente la nota conduttrice non è autentica espressione di quella categorie di donne che dopo la gravidanza si trovano costrette al bivio lavoro-maternità e infatti lei stessa, dichiarandosi privilegiata, si pronuncia indignata verso il trend italiano che vige in materia: «Per ora riesco a lavorare da casa e ti rendi conto che si può fare benissimo. (...) Trovo scandaloso che normalmente le donne non possano farlo. Questo è un Paese per cui ti devi giustificare rispetto alla maternità. È un'ottusità politica e sociale. Mettere al mondo dei figli, in Italia, è contro il mondo del lavoro. Per fortuna La7 e Sky sono due grandi editori. Quando ho annunciato la mia gravidanza hanno pensato a come aiutarmi». Addirittura Sky, per consentirle le dirette sui Mondiali da giugno, le ha allestito una nursery in redazione. Chi troppo e chi niente: Antonella Clerici, a casa col pancione, è stata defraudata della sua «Prova del cuoco».
«Scandaloso — riflette la D'Amico —. È avvilente che la Rai, servizio pubblico, si sia comportata così. Sono gesti che andrebbero stigmatizzati molto di più. (...) Io sono nata in Rai, ma ormai si pensa più a equilibrismi che al talento. Sky invece ha fatto della qualità il suo cavallo di battaglia per radicarsi; e il pubblico di La7 è attento e non ti perdona niente». Mi fa un esempio di un argomento che «Exit» ha trattato in modo diverso? Chiede la giornalista del Corriere, Maria Volpe. «Quando si parlava del caso Cogne. Ero stanca di vedere plastici e pigiamini insanguinati e abbiamo dedicato una puntata ai disagi delle donne e delle madri».
E, a proposito di mamme vip, ecco come Ilaria si è pronunciata sulla quasi contemporanea gravidanza dell'amica storica, Monica Bellucci: «Sì, è bellissimo. La maternità è contagiosa. Monica aveva già cominciato, questa seconda maternità la cercava da tempo e questo tempismo è fantastico. Io ho una sorella che ha 10 anni più di me.
Avrei voluto condividere con lei questa esperienza, ma non è stato possibile. Sono felice di viverla con Monica».