È stata chiamata "Casa dei papà" e si trova in via Torre di Pratolungo; è composta da 20 mini-appartamenti nell'omonimo residence e vengono pagati con un contributo di 200 euro al mese e un finanziamento annuale di 350mila del Campidoglio. Inaugurata il 17 dicembre 2009, la Casa dei papà funziona a pieno regime da giugno 2010. La permanenza non può superare, salvo eccezioni, 12 mesi. Gli appartamentini hanno angolo cottura, salottino con tv, bagno con lavatrice e nel residence c'è pure un'area per le attività ludiche dei piccoli.
Rimaniamo senza parole nel leggere altre storie:
Carlo ha 35 anni, guadagna 1600 euro e ha un bimbo di tre anni e mezzo. Aveva comprato casa a Bracciano. Con un mutuo di 650-700 euro, a cui ne vanno aggiunti 200 di prestito per i lavori di ristrutturazione e 600 di alimenti. Se aggiungiamo il contributo di 200 per la Casa dei Papà, arriviamo a meno 50. Racconta che per un anno ha dormito da un divano all'altro grazie all'accoglienza di amici, senza così poter incontrare suo figlio.
Roberto ha 42 anni e un figlio di 11. Nella Casa dei papà può vederlo e giocare con gli altri bambini.
Nella casa c'è un altro Antonio. Ha 40 anni e fa il maresciallo nella Guardia di Finanza. Ha due figlie e guadagna 1700 euro. Gliene restano ogni mese solo 500. Antonio ha dormito in caserma con un collega per lungo tempo, dove non poteva portare le figlie. Ora alloggia nella Casa dei papà e ha già individuato una casa in affito. Sarà durissima. Però nella Casa dei papà si è ripreso.
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