Avevo conosciuto il mio attuale marito da soli due mesi e una sera abbiamo scoperto una sera di aspettare un figlio.
Eravamo felicissimi!
Alla terza visita abbiamo subito scoperto che sarebbe stato un maschietto e abbiamo deciso che l'avremmo chiamato Jason.
Passano i mesi. Io faccio tutte le ecografie che dovevo fare, finché arrivo al sesto mese e chiedo al ginecologo: ma la morfologica quando si fa? E lui mi fa credere che avrebbe dovuto farmela la prima ginecologa che avevo nella prima visita (dopo l'ho cambiata perché era troppo fredda).
Quindi dico: "Vabbè, che strana cosa", ma né io, né mio marito ci siamo soffermati troppo su questo. Ci siamo detti che se qualcosa non andava, comunque il ginecologo l'avrebbe visto e ci avrebbe informati.
Passano i mesi e arrivo a 37 settimane +4. La sera prima vado al pronto soccorso perché non mi sento molto bene e ho delle contrazioni. Mi controllano e mi dicono che è presto, che non è niente di allarmante.
La mattina dopo non mi sento ancora bene e decido di andare dal mio ginecologo perché quando vado in bagno vedo delle macchie marroncini. Vado subito da lui, mi visita e tutto e mi dice di andare a casa a rilassarmi perché il travaglio potrebbe partire subito o potrebbe anche metterci qualche giorno. Delle macchie mi dice che sono normali di stare serena...
Vado a casa ma non sono tranquilla. Mio marito esce di casa nel pomeriggio e io rimango con mia mamma. Durante il pomeriggio le contrazioni sono più vicine, ogni 10 minuti circa. A un certo punto dico a mia mamma che vorrei andare al pronto soccorso perché non sono tranquilla. Ho contrazioni ogni 5-6 minuti circa.
Chiamo nella clinica dove dovevo partorire e la levatrice mi dice di stare calma, di fare una doccia e di prendere una dafalgan.
Attacco il telefono.
Avrei voluto farmi una doccia veloce e andare, ma non ho avuto nemmeno il tempo di andare in camera che ho sentito un dolore atroce e all'improvviso tanto sangue.
Siamo corsi in clinica: ho perso tantissimo sangue a casa e durante il tragitto non capivo bene cosa stesse succedendo.
Arrivata lì, le lavatrici e infermiere erano rimaste scioccate. Hanno subito controllato il battito del mio bambino e mi hanno mandato giù in sala operatoria.
Il mio cucciolo è nato il 19 giugno 2015 alle 18.26 con un cesario d'urgenza per un distacco di placenta. Abbiamo rischiato la vita entrambi, ma per fortuna siamo qua entrambi. Ma è nato senza la manina e senza il piedino sinistro.
È sanissimo, non ha altri problemi ringraziando Dio, ma noi non eravamo al corrente di questa cosa e ci è sempre stato detto che andava tutto benissimo.
In clinica mio marito ha chiesto al ginecologo se non l'aveva visto e lui arrogantemente ha risposto che se anche l'avesse visto, cosa sarebbe cambiato?
Il mio bambino speciale
A noi assolutamente nulla dato che l'abbiamo presa troppo bene. Sia amici che parenti lo dicono e lo sanno. Riceviamo ancora oggi tanti complimenti per come abbiamo e affrontiamo tutt'oggi tutto.
Ma vi assicuro che se fossimo stati avvisati, tutto sarebbe stato diverso. Mi sarei goduta meglio i primi mesi del mio bambino. Questa negligenze del ginecologo mi ha tolto i momenti più belli con lui perché ho allattato solo due mesi e mezzo perché non stavo bene e pensavo di essere io il problema perché il piccolo piangeva spesso. E io, ovviamente, con tutti i problemi che stavamo affrontando, mangiavo poco e niente e pensavo che il mio latte non fosse abbastanza per lui.
Abbiamo passato mesi a fare controlli per assicurarci che tutto il resto andasse bene e grazie al cielo è così.
Lui è sanissimo, vivace, stupendo come qualsiasi altro bambino. E' un bambino speciale.
Ma il medico ci ha solo detto bugie. Prima non lo aveva visto, poi ci ha messo quasi 5 mesi per farmi avere la mia cartella clinica. Ho dovuto far intervenire un avvocato e lì c'è scritto che lui, a 16 settimane, aveva visto due gambe, due braccia e un piede! Ma a noi non ha mai detto niente. Un errore gravissimo e non ci ha mai chiesto scusa. Niente: solo arroganza e bugie.
Ma la nostra forza è il nostro bambino che a 14 mesi camminava già. Mangia da solo e si mette da solo la sua protesi al piedino...
E' un miracolo: il nostro miracolo. Siamo felicissimi nonostante i problemi. Siamo una famiglia felice: noi con lui e la sua piccola sorellina di 8 mesi.
La cosa più importante è l'amore e la forza che ci trasmette lui.
di mamma Alexandra
(storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)