l'avrebbe fatto e perché, riuscivo a leggere nella sua mente e lui leggeva nella mia.
Papà era un uomo molto riservato, di poche parole, aveva però un sorriso avvolgente e con lui mi sentivo sempre al sicuro. Attento, preciso, puntuale, rispettoso, la sua vita l'ha vissuta senza eccessi ma con coraggio, ne aveva di coraggio mio padre, aveva coraggio da vendere e lo ha dimostrato sino all'ultimo suo respiro.
Credo che io abbia vissuto interamente la mia vita accanto a lui, mi ha insegnato il mestiere, ad essere uomo, a volare sempre basso, se vai troppo in alto diceva potresti cadere e farti male, guarda e impara e non chiedere più di quanto ti possa esser dato. Ed è così che umilmente io e lui abbiam vissuto, condividendo il bene e il male, amandoci senza mai dirci tvb, da bambino lui mi baciava di notte mentre di giorno era semplicemente padre.
Ho litigato con mio padre una sola volta nella vita, è stato allora che io ho capito chi era mio padre e lui ha capito chi era suo figlio, senza maschere, senza remoti, senza odio e nemmeno rancore, abbiam messo un punto e ci siamo sostenuti, capiti, rispettati, io e lui insieme sino alla fine.
L'amore non si misura e misurarlo è un grande errore, ma io penso di aver misurato l'amore di mio padre ed aver riempito ogni angolo del mio cuore di lui.
L'ho visto lavorare, essere marito, genitore, nonno, l'ho visto combattere, cadere e poi rialzarsi, l'ho visto in ginocchio quando la sua malattia l'ha devastato e lo visto morire mentre stingeva la mia mano, ha chiuso gli occhi guardando i miei e ha sospirato con la mia mano sul suo cuore. (LEGGI ANCHE: PADRE E FIGLIO, BASTA UNO SGUARDO PER CAPIRSI)
Mi manca mio padre, mi manca il mio babbo, mi manca ogni mattina quando lo cerco tra le cemento e ferro a lavoro, mi manca quando torno a casa e non sento più la sua ferma voce, mi manca quando prendo la sua auto e ancora sento il suo odore, mi manca quando guardo mio figlio e mi rendo conto che ci è stato tolto tanto.
Sento il peso della sua assenza in tutto ciò che faccio, dicono che chi muore non ci lascia per davvero… fandonie. Lui non c'è ed io sento il peso insopportabile della sua assenza.
Ma, nessun rimpianto, nessun rimorso, nulla turba il mio cuore perché a mio padre ho dato tutto senza riservarmi nulla, l'ho sostenuto, sorretto e amato e a testa alta gli ho detto addio. Ho visto un grande uomo diventare un cumulo di dolore, quanta pena mi faceva quando lo nascondeva quel dolore, davanti a me faceva finta di non soffrire e nella mia rabbia, nel mio rammarico, tra le lacrime che concedevo solo al cuore ho cercato di essere figlio, un figlio con F maiuscola.
Natale sta arrivando e il nostro sarà un Natale tristissimo, ma per lui andiamo avanti perché è così che lui avrebbe voluto. Dignità, coraggio e umiltà, questa è l'eredità più grande che ora porto con me, ho riempito la vita di lui ed ora senza lui devo percorrere la mia strada.
Io ci credo che un giorno lo rivedrò, i suoi occhi guarderanno ancora i miei ed io mi sentirò ancora una volta figlio, il figlio di mio padre.
Amate i vostri genitori e amateli senza riserve, non date una misura al vostro amore per loro, fatevi amare e amate, in tutto questo niente ciò che ci rimane sono i valori veri.
Buon Natale babbo.
A mio marito, a mio suocero.
Sabina B.
Sull’autriceSabina è pugliese e madre di un bambino di 5 anni. E’ autrice della pagina facebook Io con mio figlio e del sito internet http://www.ioconmiofiglio.it
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