Avevo 17 anni quando conobbi quello che sarebbe poi divenuto il padre di mio figlio. Era marzo. Non so cosa mi colpì di lui, ma insieme stavamo benissimo. Così iniziò la nostra storia.
Andava tutto bene. Io aspettai tre mesi prima di concedermi a lui e la prima volta fu bellissima, proprio come l'avevo immaginata: lui era molto dolce e sembrava volermi trasmettere tutto l'amore del mondo. Ma quel mondo... divenne presto il mio inferno.
Dalla seconda volta in poi divenne violento, mi prendeva con la forza, anche se io mi opponevo. Se non facevo ciò che diceva lui, erano botte, prima, dopo e durante. Era diventato uno strazio, tant'è che arrivai a rassegnarmi.
A settembre scoprii di essere incinta, non lo volevo, ma lui mi disse che non potevo abortire. Decisi di tenerlo perché quello, nonostante tutto, ERA MIO FIGLIO, SANGUE DEL MIO SANGUE.
Al terzo mese di gravidanza mi mise le mani addosso e se ne andò, rimasi sola e impaurita, ma, per fortuna, con la mia famiglia accanto. Volevo abortire, avevo paura. Avevo solo 17 anni.
Alla fine l'amore vince sempre. Decisi di tenere il mio bambino. Non nego che i primi mesi fu dura, ma io cercavo sempre il lato positivo. Avrei avuto un uomo vero accanto. Ora mio figlio, che si chiama Samuele, ha 5 anni e io sono felicemente sposata.
Abbiamo avuto un un altro bambino che adesso ha 16 mesi e a dicembre arriverà il terzo. Non pentitevi MAI dei vostri bambini. Loro sono puri, loro ti salvano da ogni cosa!
di Anonima