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L'idea REMIDA ha origine nel 1996 a Reggio Emilia, ed è un progetto culturale portatore di un messaggio ecologico, etico, estetico, educativo ed economico che si fa promotore della cultura del riuso creativo dei materiali di recupero. Nasce dalla costola di Reggio Children, centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine di Loris Malaguzzi e circuito di asili nido e materne (scuole che vengono create e ideate direttamente dall'accordo fra bambini, famiglie e designer per rendere la scuola un ambiente non slegato dalla città, e crescere cittadini consapevoli e realizzati promuovendo l'affermazione del sé attraverso laboratori, gruppi autogestiti, giochi sensoriali e giocattoli non preformattati ma fatti di materiali poveri e costruiti dai bambini stessi.)
REMIDA approda in diverse città d'Italia, e a Biella nel 1997 grazie al lavoro e le attività di Silvie e Giulia, e si occupa di didattica ambientale e didattica del territorio promuovendo la cultura ambientale verso enti e scuole. Un approccio molto montessoriano che aiuta il bambino non a seguire istruzioni e a ricalcare azioni già compiute da altri o dall'educatrice, ma a formare la propria esperienza attraverso la sperimentazione, il tempo, lo spazio e la libertà d'azione, dove non esiste giusto o sbagliato.
REMIDA segue perciò questa filosofia: nel magazzino a Biella sono raccolti materiali di recupero e scarto di 80 aziende e imprese, e i bambini che partecipano ai laboratori possono usare la loro fantasia per comporre opere d'arte, creazioni e installazioni senza l'ausilio di colla o scotch. Questo per stimolare la fantasia ad andare verso vie inaspettate, senza bisogno di indirizzare il bambino verso idee particolari, ma lasciandogli la libertà di creare.
"Recuperare scarti seriali provenienti dalle aziende locali e dare loro nuovi significati è la proposta progettuale del Centro ReMidaBiella. Quando gli oggetti entrano nel magazzino del Centro ReMida non sono più solamente scarti, ma diventano potenziali oggetti creativi. Rimangono lì, in attesa di essere utilizzati, di risorgere e trovare una nuova vita.
I materiali remidiani non sono solo semplici materiali di riciclo: non va dimenticato infatti che la bottiglia vuota o il tappo di plastica l'hanno già vista tutti, il riciclo domestico o la raccolta differenziata è una pratica ormai diffusa. La vera forza dei materiali REMIDA è che sono materiali inediti, strani. Scarti mai visti, o visti molto raramente. La loro osservazione e manipolazione stimola una nuova creatività, libera e spontanea."
REMIDA propone percorsi didattici per bambini, adulti e disabili, corsi di formazione professionale e eventi, e si rivolge al variegato pubblico di docenti, famiglie e persone creative che vogliano usare materiali di recupero per ogni tipo di attività. Non è quindi soltanto un luogo creativo per bambini, ma un vero e proprio servizio pubblico e un magazzino dove sono raccolti materiali di scarto utili per essere valorizzati e recuperati in mille splendidi modi.
Per info mail: remidabi@gmail.com Giulia: +39 335 8478154
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