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Il nostro Leo, la nostra stella speciale in cielo

di mammenellarete - 15.01.2018 - Scrivici

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Fonte: pixabay
A giugno del 2016 scopro di essere incinta: gioia e grande stupore, eravamo spaventati e molto emozionati. I primi 2 mesi passarono bene e veloci; al terzo mese però iniziai ad avere delle emorragie, il diabete gestazionale e un'infezione. Poi, al quinto mese, quelle perdite, perdite di liquido molto chiaro. Decidemmo di andare di corsa in ospedale. Appena mi visitarono la verità ci schiacciò come un macigno, avevo il collo dilatato e il sacco in vagina. Avevo un'infezione da klebsiella. Il nostro Leo non ce la fece. I mesi successivi furono molti difficili, per la mia salute e per la nostra coppia. Ma insieme ce l'abbiamo fatta. Da tre mesi abbiamo una principessa: Aurora Valerie

La mia storia inizia quasi 11 anni fa, quando incontro l’uomo della mia vita... il nostro è stato fin da subito un grande amore, ma molto travagliato.

Abbiamo dovuto affrontare tantissime difficoltà, ma non ha mai ceduto. Non ha ceduto ai gravi problemi in famiglia e sul lavoro, non ha ceduto quando, a nemmeno un anno dal nostro matrimonio, ho iniziato a stare male e ad entrare e uscire dall’ospedale.

Passò così un anno e arrivò la diagnosi di Sclerosi Multipla, un macigno sulle nostre vite così attive; ma non ci scoraggiammo. Né allora, né oggi non ho mai abbandonato i miei sogni tra cui quello di diventare madre.

A giugno del 2016 scopro di essere incinta: gioia e grande stupore, eravamo spaventati e molto emozionati. Non avendo mai avuto problemi dal punto di vista ginecologico, mi affido alla ginecologa di mia madre, purtroppo non un bravo medico, ma lo scoprii in seguito.

I primi 2 mesi passarono bene e veloci; al terzo mese però iniziai ad avere delle emorragie di cui una molto grave con un parziale distacco, ma la gravidanza andò avanti e noi decidemmo il quel momento che se fosse stato un maschietto l’avremmo chiamato Leo. Il test integrato andò bene ed io con il riposo mi sentivo meglio. Ma non bastò, gli esami non andavano, mi era venuto il diabete gestazionale e un’ infezione alle vie urinarie. La mia ginecologa allora mi scaricò dicendo che ero diventata una paziente troppo impegnativa per lei. Eravamo nel panico! Cercai e trovai una nuova dottoressa presso l’ambulatorio di un noto ospedale della mia città.

Ero al 5 mese. Mi fece una prima visita terribile trattandomi molto male e rimproverandomi per gli esami che non avevo fatto, per il sovrappeso ecc... mi fissò la morfologica per il 3 ottobre 2016.

Me la fece un suo collega nemmeno lei. Un collega che aveva molto fretta e ci fece l’ecografia brontolando, distrattamente e in poco tempo. Non mi guardò nemmeno il collo dell’utero che normalmente viene controllato, magari l’avesse fatto!

La cosa più importante era che il nostro bimbo stava bene ed era un maschietto; eravamo al settimo cielo, ma la nostra immensa gioia duro poco. Nella notte mi vennero dei dolori forti e al mattino appena sveglia avevo delle perdite di liquido molto chiaro. Decidemmo di andare di corsa in ospedale. Appena mi visitarono la verità ci schiacciò come un macigno, avevo il collo dilatato e il sacco in vagina; mi ricoverano subito, ma senza darmi nessuna possibilità. Mi fecero diversi esami e i batteriologici. Avevo di sicuro contratto un’infezione, scoprii poi molto dopo che si trattava di una “bestia” terribile che si chiama klebsiella. Mi fecero stare giorni ferma immobile in un letto senza potermi muovere e senza farmi nulla; quando iniziarono a farmi gli antibiotici erano passati 4 giorni e l’infezione si stava mangiando me e il mio bambino.

Ero alla 21 settimana, iniziò spontaneamente il travaglio: 20 ore di agonia per partorire il mio piccolo senza vita, un dolore immenso. Non potei nemmeno vederlo perché mi portato in sala operatoria d’urgenza: avevo un'emorragia. Mio marito disse addio al nostro piccolo. Quando mi svegliai dal peggiore degli incubi volevo solo andare a casa anche se non stavo in piedi. Volevo scappare da quel posto terribile. Era il 10 ottobre 2016.

I mesi successivi furono molti difficili, per la mia salute e per la nostra coppia. Un dolore così ti può annientare, ma non fu così anzi un piccolo miracolo ci aspettava. A febbraio 2017 rimasi dinuovo incinta. Questa volta cercai un bravo ginecologo e trovai un “angelo”, un dottore stimato e veramente in gamba che fa il suo lavoro per vocazione e per amore.

Mi seguii scrupoloso per tutti i mesi. Alla morfologica scoprimmo di aspettare una bimba, lei era perfetta! Io invece avevo il collo accorciato a 1,7 cm: il mio ginecologo mi fece ricoverare subito e mi mise il pessiario. Feci una settimana di ospedale, ma poi potei tornare a casa. I mesi successivi furono di assoluto riposo e di tanti esami. Il mio dottore e la sua equipe mi accompagnarono mano nella mano fino al 15 ottobre 2017 quando incontrai la mia luce Aurora Valerie. Aveva deciso di nascere con un mese di anticipo, ma andò tutto per il meglio. Parto naturale, un bel pianto e poi qualche ora di Tin solo per precauzione.

Lei stava bene e la sua vitalità era pazzesca. A distanza di un anno la vita si era fatta un po’ perdonare dandomi la mia meravigliosa bambina che oggi ha 3 mesi ed è la gioia mia e del suo papà. Io e lei abbiamo una stella speciale in cielo che ci dà forza e ci protegge.

di mamma Nicoletta

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