Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione, in una forma denominata baby blues, simile a uno stato di malinconia.
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Si tratta quindi di una reazione piuttosto comune che comprende, tra i sintomi, crisi di pianto, irritabilità, inquietudine e ansietà che tendono generalmente a scomparire nel giro di pochi giorni. Più gravi e incisivi sono i sintomi della depressione post-partum, che possono durare anche per un anno intero e si manifestano con stati di indolenza, affaticamento, esaurimento, inappetenza, insonnia o sonno eccessivo, pianto incontrollato, disinteresse per il bambino.
Alcuni studi associano la depressione post-partum ai cambiamenti ormonali, in particolare al calo del livello degli estrogeni e del progesterone. Molti altri fattori che concorrono alla comparsa della depressione post-partum hanno origine psicologica e sono spesso legati agli eventi successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le responsabilità, il proprio aspetto fisico, le strenuanti esigenze del piccolo.
L'immagine angelicata della famiglia felice e senza problemi che ci viene trasmessa dalla televisione, dalle letture e dalle mamme stesse, non sempre quindi corrisponde alla realtà: non tutte le mamme vivono l'inizio della maternità serenamente, alcune di loro attraversano lunghi periodi di depressione e sono angosciate dalla mancanza di istinto materno. Questo fenomeno, che esiste da sempre ma che viene considerato in termini medici solo da pochissimi anni, si presenta in varie forme e in diversi livelli, e si può combattere in molti modi.
yoga
Deborah Papisca, nel libro Di materno avevo solo il latte racconta la depressione post-partum sofferta nei primi mesi di vita della sua bambina, e combattuta grazie allo yoga e al web, luogo di interconnessione tra le persone utile a condividere disagi, problemi, emozioni e sentirsi meno sole.
Se solo qualcuno l'avesse avvertita! E invece per tutte le sue amiche la gravidanza e la maternità sono come un sogno magico, pieno di gioie e di sorprese. La sorpresa, per Deborah, è invece stata la mancanza di istinto materno, il suo pianto incontrollato, lo smarrimento. Se solo ci fosse stata una doula al suo fianco, o un'altra mamma che conosceva il rischio di cadere in depressione (perché moltissime mamme ne soffrono, indipendentemente dal ceto sociale, dall'età o dalla provenienza), Deborah avrebbe avuto meno paura ad affrontare un periodo così difficile, che sembrava non avere fine. Non manca l'ironia, tra le pagine che raccontano questa esperienza, ormai superata, con cui Deborah ha affrontato giorno per giorno le difficoltà e le magagne di quel periodo, e certamente questo libro sarà di grande aiuto per le future mamme. Per sentirsi meno sole e avere a portata di mano soluzioni pratiche per contrastare e superare la depressione post-partum.
Anche voi avete sofferto di baby blues o depressione post-partum? Come l'avete superata?
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