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Il congedo di paternità in Italia

di mammenellarete - 05.06.2012 - Scrivici

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Da anni il ruolo del papà nella crescita del bambino è diventato molto più importante rispetto a generazione precedenti. Se prima, soprattutto nel nostro paese, il papà era meno presente e meno attivo nella vita quotidiana della famiglia, le cose negli ultimi 20 anni sono decisamente cambiate. Questo vale all'interno delle mure domestiche, ma non completamente per la legislazione. Un papà lavoratore può usufruire di congedo di paternità pagato all'80% (o in alcuni casi al 100%) solo in casi estremi e drammatici, ma potrà comunque usufruire di un congedo parentale in contemporanea alla mamma ricevendo, però, solo il 30% della retribuzione ordinaria.

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Il congedo per paternità, inteso come sostitutivo a quello di maternità, può essere concesso quando la mamma è gravemente malata (o morta) per tutto il tempo che sarebbe spettato a lei. Per poterne usufruire è necessario presentare al datore di lavoro la certificazione che attesti la morte, l'abbandono, la grave infermità della mamma o l'affidamento esclusivo del bambino.

Solo in questi casi il padre riceverà l'80% dello stipendio e potrà contare il periodo di assenza come anzianità di servizio, anche ai fini della tredicesima e delle ferie, oltre che richiedere ferie o permessi in aggiunta rispetto al congedo per paternità. Se il papà è in mobilità, durante il periodo di paternità può rifiutare un'offerta di lavoro senza essere cancellato dalla lista; per il papà lavoratore dirigente, alle dipendenze di un datore di lavoro privato, valgono gli stessi diritti degli altri lavoratori e la stessa tutela previdenziale.

Per entrambi i genitori, dunque, come si legge nel sito dell'Inps "il congedo parentale compete, se in costanza di rapporto di lavoro per un periodo complessivo tra i due non superiore a 10 mesi, aumentabili a 11, fruibili anche contemporaneamente, entro i primi 8 anni di vita del bambino".

In Italia non sono molti i papà a usufruire di questa possibilità, da un lato, probabilmente, per una questione culturale che vuole la madre a crescere i figli nei primi anni di vita, dall'altro, però, per il fatto che la retribuzione del 3o% di uno dei due genitori potrebbe creare una situazione economica difficilmente gestibile da una famiglia.

Questo tema sta diventando sempre più di attualità, soprattutto a livello europeo, le famiglie attuali sono, infatti, composte sempre più spesso da due genitori che lavorano, per cui diventa necessario pensare e attuare politiche di conciliazione famigliare che coinvolgano anche i papà, per favorire il lavoro di entrambi e un giusto equilibrio fra lavoro e famiglia che non comporti la rinuncia alla carriera per la mamma.

In Europa ci sono alcuni esempi modello, alleghiamo, a questo proposito, un interessante studio che abbiamo consultato in rete e in cui si parla del congedo di paternità nei diversi paesi europei.

L'informativa sui Congedi parentali per papà in Europa

E nella tua famiglia, il papà ha usufruito di congedi di paternità?

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