Questa tendenza che non piace nemmeno alla nota sessuologa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, poiché sembra non sia raro che gli uomini che abbiano assistito al parto abbiano poi problemi sul piano sessuale.
Quali sono i pro e i contro di un'esperienza del genere?
Ti potrebbero interessare anche...
- La manovra di Kristeller durante il parto>>
- La depressione post partum secondo Francesca Sarti>>
- Le fasi e le posizioni del travaglio>>
Senza dubbio l'aspetto positivo della presenza del papà in sala parto consiste nel partecipare attivamente alla nascita, stando vicino alla compagna e rendendosi conto della fatica che sta vivendo. Da questa condivisione del momento deriva una maggiore consapevolezza, solidarietà e disponibilità in seguito, nel comprendere la sua stanchezza, le sue poche energie e la debolezza fisica ed emotiva nel post-partum.
La presenza del compagno è sempre utilissima in sala travaglio. Tenere la mano alla futura mamma, accarezzarla, darle conforto fisico ed emotivo consentono di condividere una fase altrettanto delicata della nascita, ma senza i possibili traumi legati ai momenti più a tinte forti. Quindi semaforo verde per la sala travaglio, ma giallo per la sala parto, da affrontare solo se ci si sente di farlo.
Se, come accade talvolta, anziché il partner, la donna preferisce che ad assisterla in sala parto ci sia la madre, o un'altra figura di riferimento, è bene che la futura mamma sia accontentata. Innanzitutto va assicurata la serenità di chi sta per partorire.
Per molti uomini è insopportabile vedere la moglie soffrire e non poter fare niente per aiutarla. Alcuni si sentono male, a loro volta. In molti prevale un senso di impotenza poco gestibile.
Non sono rari gli uomini che dopo aver assistito alle scene crude del parto della propria compagna in seguito hanno problemi ad avere erezioni.
Le ricadute sul piano sessuale possono essere pesanti e devastanti per i neogenitori. Se si considera che il 40% delle coppie che si separano lo fa entro il primo anno di vita del figlio, non posso non escludere che una componente sia anche questa. La crisi della sessualità che può far seguito a un partner traumatizzato, è una leva molto forte nel decidere di separarsi.
Fonte: Nostrofiglio
Ti potrebbero interessare anche...