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Ho una relazione difficile con i miei suoceri: resisto per mio figlio e per mio marito

di mammenellarete - 13.04.2016 - Scrivici

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Fonte: Alamy
Ho da sempre una relazione molto difficile con i miei suoceri. In particolare riguarda i soldi, ne chiedono in continuazione. Sono arrivata a discutere con mio marito per colpa loro. Lui per non deluderli non riesce a dire di no e intanto io vedo tagliare gli extra per i miei figli. La cosa che ora mi fa infuriare è che non mi consultano e gli chiedono i soldi quando io non ci sono. E dopo tutto quello che ho fatto per far riavvicinare loro il figlio,mi trattano come una tata in casa. Non so veramente più come comportarmi. 

Nel 2008 conobbi il mio attuale marito. All'epoca avevo 18 anni e lui era due anni più grande di me. Tra noi fu subito amore. Ma una serie di problemi familiari mi spinsero ad allontanarmi dai miei genitori.

La relazione con questo ragazzo andò avanti, ma purtroppo non c'era più armonia perché la lontananza dalla mia famiglia mi rese malinconica al punto da voler allontanare anche lui.

Eppure l'amore che c'era tra noi era più forte degli altri sentimenti e riuscivamo sempre a riprenderci. Nel momento in cui decidemmo di sposarci i suoi genitori ci voltarono le spalle.

Nello stesso momento io ritrovai i miei genitori, i quali ci appoggiarono in tutto. Mio marito a quel punto non ebbe più rapporti con la sua famiglia, ma io non volevo che lui perdesse i contatti con loro per sempre.

Iniziai a contattare sua madre e a costruire un rapporto con lei senza la presenza del suocero e senza mio marito. Proprio quando pensavo di aver fatto un passo avanti con mia suocera venne il momento di partorire il mio primo bimbo. Ma lei non si presentò né in ospedale né rispondeva alle mie chiamate.

Dopo tre mesi riuscii a contattarla e chiederle perché non voleva conoscere il nipotino, finché riuscii a convincerla e farla venire a casa. In quel momento riuscii a convincere anche mio marito ad affrontarla.

Da quell'istante i nostri incontri furono sempre più frequenti, ma mio suocero non voleva sapere niente di noi. Andavo a trovare mia suocera, molto spesso le facevo vivere il nipotino e lei lo adorava.

Riuscii anche con molta insistenza a farci incontrare con il suocero grazie ad un suo amico. Piano piano grazie alla mia insistenza e alla mia tenacia riuscimmo a creare un rapporto fantastico con i suoceri.

Avevo anche iniziato a definirli suoceri d'oro, vedendo come mi trattavano e come trattavano mio figlio.

Beh, le cose purtroppo andarono scemando. La suocera ora ha occhi solo per i miei figli e il suo di figlio (mio marito), io non vengo minimamente considerata. Mio suocero è diventato una macchina "ciuccia-soldi". Premetto che lavora e non ha mai conosciuto la crisi a differenza nostra che abbiamo patito molte crisi.

Per ogni cosa che deve comprare a casa sua chiama mio marito con l'obiettivo di farsi dare un contributo. Se non lo riceve frigna. Quando devono venire a trovarci fanno richiesta prima di cosa vogliono mangiare e quando io vado a trovarli all'ora di pranzo mi chiedono se ho fame e quindi se devono cucinare qualcosa. Io, sicuramente per pietà, dico di non avere fame e di fare tutto solo per i bambini.

Quando vengono a casa mia fanno gli ospiti (mia cognata non muove un dito), mentre io a casa loro sono sommersa di richieste, pulisco e cucino. Spesso, sapendo del nostro arrivo, non si sono fatti trovare in casa.

Questa situazione è diventata insopportabile. A malapena andiamo avanti economicamente, mentre mio suocero pensa a comprare elettrodomestici di "lusso" che non si riesce a permettere e quindi chiama noi.

Sono arrivata a discutere con mio marito per colpa loro, lui per non deluderli non riesce a dire di no e intanto io vedo tagliare gli extra per i miei figli. La cosa che ora mi fa infuriare è che non mi consultano e gli chiedono i soldi quando io non ci sono. E dopo tutto quello che ho fatto per far riavvicinare loro il figlio (perché lo avevano veramente perso), mi trattano come una tata in casa.

Adesso non so come comportarmi: se chiudere con loro con una bella discussione o continuare per questa strada fino ad avere un esaurimento nervoso.

di Wafae

Aggiornato il 24.07.2017

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