Ho avuto vita lavorativa travagliata, cercavo stabilità lavorativa che non arrivava per vari motivi. Per vari motivi la mia seconda figlia (con il primo ho avuto un aborto) è arrivata dopo 5 anni di matrimonio.
Ero appena stata assunta in un supermercato, speravo di arrivare ad un contratto indeterminato... la vita ha avuto un'altra strada.
Dopo circa 3 mesi ho scoperto di essere incinta (mi sentivo stanca quando tornavo dal lavoro: si alzavano scatoloni, si doveva lavorare) ho pianto da stupida perché sapevo che avrei perso il lavoro. Così è stato. Però si sa le parole a voce di rassicurazione non valgono... sapevo già che era un vaf... con dolcezza.
Da quel 2010 non ho più cercato, sto vivendo di sacrifici. Ho un'altra bimba nata nel 2016. Però la nascita di mia figlia mi ha aperto gli occhi: meglio seguire i figli è la cosa più bella.
Essendo rimasta incinta nel periodo di mobilità (mi hanno assunta che ero in mobilità dall'altro lavoro ) mi hanno un po' fregato. In maternità se la fermi poi i soldi te li scordi... ti rimangono gli ultimi periodi di mobilità con l'amaro in bocca. Ho sempre dato il meglio di me anche troppo... per rimanere a terra. Si perché quando si perde il lavoro si perde un po' di sé. Quello che avevo accantonato se ne è andato.... Non ho avuto vita lavorativa buona anche se erano anni stupendi di lavoro: come ne perdevi uno riuscivi ad averne un altro a breve.
Ne sento tante storie di donne sfruttate o cercano di farle stancare per far sì che si licenzino loro, così non hanno problemi.
Scusate del discorso lungo.... Questa è la mia storia.
In ogni lavoro ho dovuto mandar giù rospi... una volta sono diventata anoressica (ho passato il più brutto periodo per lavoro).
Credevo che si vivesse per lavorare, ma ora ho aperto gli occhi.
...
una mamma