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Ho paura di fare la scelta sbagliata

di mammenellarete - 30.06.2014 - Scrivici

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  La mia storia è iniziata più di 10 anni fa. Ho conosciuto lui, un bravissimo ragazzo. Siamo diventati amici, da subito gli ho voluto molto molto bene. La nostra è un’amicizia con la A maiuscola, è sempre bastato uno sguardo per capirci, tra di noi non ci sono segreti, lui è il mio migliore amico e io sono la sua migliore amica. Ci siamo sempre l’uno per l’altra. Una sera di sei anni fa, qualcosa è cambiato tra noi. Era una sera come tante, una birra, i pop-corn e un film. Una sera come tante se non fosse che a un certo punto, verso la fine del film lui mi ha guardata negli occhi, mi ha chiesto “scusa” e mi ha baciata. Un bacio sulla bocca lungo intenso profondo… il mio cervello si è staccato, non capivo più niente e mi sono lasciata trasportare dalla passione.

Abbiamo fatto l’amore per ore, i nostri corpi non si staccavano più … poi è arrivata la telefonata di lei, la sua lei, la donna che lui ama e in un colpo sono tornata con i piedi per terra, mi sono vestita di corsa e sono scappata via. Non l'ho sentito per quasi 10 giorni, lui mi ha mandato messaggi, mi chiamava ma io non rispondevo, non sapevo cosa dirgli, non riuscivo a capire cosa avevamo fatto e il perché.

In quei 10 giorni a una festa di compleanno ho conosciuto un altro ragazzo. Era dolce, gentile, interessante. Abbiamo iniziato a frequentarci, tutti e due abbiamo capito che stava nascendo qualcosa di bello, di serio.

Ero felice e avevo bisogno, volevo raccontarlo a qualcuno. Mandai un messaggio a quello che continuavo a considerare il mio 'migliore amico. Ci siamo visti e per ore abbiamo parlato di me, del ragazzo che era entrato nella mia vita. Lui era molto felice per me, diceva che sono una brava ragazza e che mi meritavo di essere felice.

Poi abbiamo iniziato a parlare di quello che noi avevamo fatto. Un errore? Una stupidata, magari dovuta alle birre che abbiamo bevuto? Non si sa. Era successo e basta. In quel momento eravamo molto sinceri, abbiamo concluso che saremmo restati per sempre ottimi amici. Questo non cambierà mai, lui ha ammesso che io fisicamente lo intrigo. La cosa mi ha fatto molto ridere, io non ho il fisico da modella, non sono bella, ho la ciccia nei punti sbagliati. Lui sì che è un bel ragazzo.

Abbiamo anche concluso che tra di noi non avrebbe potuto esserci una “storia vera”, siamo caratterialmente incompatibili e poi lui amava la sua donna e io cominciavo a provare un sentimento per il ragazzo che avevo conosciuto e che stavo frequentando.

Le nostra vite hanno continuato così su due binari paralleli, i nostri compagni sanno che siamo amici e che tra di noi non ci sono segreti. L’unica cosa che non sanno è che ci vediamo una volta la settimana con la scusa di berci un aperitivo e fare quattro chiacchiere. Sì beviamo un aperitivo, chiacchieriamo e poi facciamo l’amore. Ogni tanto mi fermo a pensare, a riflettere, ma non posso e non voglio perdere il mio migliore amico perché per me lui è questo, un ottimo amico.

La nostra amicizia diventa sempre più profonda, affrontiamo dei momenti difficili delle nostre vite sempre potendo contare sull’altro.

Poi a febbraio del 2011 ho un ritardo, strano sono sempre stata molto regolare … Una settimana passa e inizio a essere terrorizzata, così vado dal mio amico e in lacrime gli racconto tutto, lui mi tranquillizza mi dice di aspettarlo a casa sua e di non muovermi. Lui rientra dopo poco con un test di gravidanza per me. Lo facciamo insieme.

Io non ho il coraggio di guardare il risultato, lui è più forte di me lo guarda e mi dice “congratulazione tu diventerai mamma e io zio!” ci abbracciamo senza parlare per ore. Il giorno dopo prendo coraggio e dico al mio compagno che ho un ritardo, che ho paura di essere incinta e ripensandoci il mese prima abbiamo avuto rapporti non protetti.

La visita ha confermato la gravidanza. Il mio compagno era al settimo cielo, stavamo insieme da tre anni e un figlio era il coronamento del nostro amore. Nei mesi successivi ci siamo dati da fare, cerchiamo una casa, la arrediamo e ci prepariamo all’arrivo della nostra bimba.

Nel frattempo il mio migliore amico e io continuiamo a vederci per parlare, io ormai bevo solo tè, niente più alcool, niente più rapporti.

Solo lunghi abbracci e baci appassionati.

La mia piccola principessa è nata a ottobre, un po’ in ritardo ma finalmente è arrivata e la mia vita è cambiata: ero tutta per lei. Il mio compagno ha capito il momento e mi ha rispettato. Dopo i 40 giorni ci siamo concessi la nostra prima intimità e l'intesa è stata molto bella. Il mio ragazzo diceva di amarmi sempre di più, mentre coccolavo la mia bimba.

Dopo i primi mesi sono tornata al lavoro e la mia vita ha ripreso. Otto ore di lavoro e coccole infinite alla mia bambina che stando dai nonni posso vedere durante la pausa pranzo. Sì, perché con lei cerco di essere sempre molto presente, severa nei momenti giusti ma dolce e comprensiva. Certo sono alla prima esperienza e forse qualche errore lo commetterò ma cerco di fare del mio meglio.

Ogni sera poi condivido la mia giornata e i miei pensieri con il mio compagno nel nostro letto.

L’unica cosa che lui continua a non sapere è che il mio migliore amico e io abbiamo ricominciato a fare l’amore quando ci vediamo. Non è semplice sesso perché comunque io gli voglio un mondo di bene.

Circa 10 giorni fa però è successa una cosa che mai mi sarei aspettata.

Dopo aver fatto l’amore lui mi ha guardata negli occhi e mi ha detto: “Io ci ho pensato molto, ho capito che l’amicizia che provavo nei tuoi confronti ormai non esiste più, ora è amore vero e sincero”

Sono rimasta spiazzata e mi sono dovuta sedere, lui mi ha detto di non voler più stare con la sua compagna ma di volere me, che mi vuole rendermi felice. Io non so cosa fare, siamo sempre stati sinceri e ci siamo sempre detti che l’unico sentimento tra di noi era l’amicizia.

Ma ora La sua frase mi ha completamente spiazzato.

Ecco questa è la mia storia, può sembrare assurda è vero, ma non è inventata ho solo evitato di mettere i nomi delle persone coinvolte. E io non ho 15 anni ne ho 28.

(Storia di Emma, nome di fantasia)

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