Ho fatto l'amniocentesi e purtroppo ho perso il mio bambino
E' successo due anni fa.
E' il 28 Maggio, sono di 19 settimane. Faccio l'amniocentesi e il 29 sembra essere tutto ok.
Il 30 mi sento diversa, ho la febbre. Iniziano un po' di leggere contrazioni ma mi dicono che avere disturbi leggeri va bene e che devo stare a riposo come consigliato e prendere un integratore.
L'1 aumentano le contrazioni e iniziano le perdite di sangue. Corro all'ospedale, dopo circa un'ora rottura del sacco. Può succedere, mi dicono. Dopo ancora un'oretta dilatazione dell'utero e partorisco mio figlio.
Ci sono voluti due anni quasi per rivedere un test positivo. Quanto sono stata male! Ho pianto tantissimo, è un dolore immenso che mi porto dentro. Io l'ho voluta fare perché avevo 38 anni. Per questa ultima gravidanza non ho voluto fare niente, ho accettato il rischio come feci 11 anni fa per mia figlia.
Questa storia ci è stata condivisa da mamma Elena
La storia della nostra mamma vuol essere uno spunto di riflessione per tutte le mamme che stanno vivendo o o si troveranno difronte al dubbio della scelta dell'indagine prenatale, una scelta che dipende da diversi fattori, tra cui la salute, la storia familiare di malattie genetiche, l'età gestazionale e le preferenze personali. È importante consultare il proprio medico per ottenere informazioni e consigli specifici basati sulla situazione personale considerando i rischi, i benefici e i limiti di ciascuna indagine prenatale, in modo da prendere una decisione informata e consapevole in base alle tue esigenze e circostanze.
