Assegni di maternità dallo Stato
Hanno diritto a questa prestazione le madri residenti, cittadine italiane, comunitarie ed extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno, sia che il figlio sia biologico o adottato, sia che il piccolo sia stato dato in affidamento preadottivo.
Per le nascite e gli ingressi in famiglia riferiti all’anno 2009. L’importo dell’assegno è di 1.902,90 euro, la somma è corrisposta per intero alle donne che non hanno diritto ad alcuna prestazione o per differenza a chi usufruisce di un’indennità, ma di importo inferiore.
I requisiti
Possono usufruire dell’assegno statale:
- la lavoratrice che fruisce già di forma di tutela previdenziale ed ha almeno tre mesi di contribuzione compresi tra i nove e i diciotto mesi precedenti la nascita o l’ingresso in famiglia del bambino;
- la madre è disoccupata, purchè tra la data di perdita del diritto alle prestazioni previdenziali e la data di nascita del bambino o la data del suo ingresso in famiglia, siano trascorsi più di nove mesi;
- quando la lavoratrice ha interrotto il rapporto di lavoro durante la gravidanza, per dimissioni, ed ha almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va tra i 18 e i 9 mesi prima della nascita del piccolo.
La domanda per questo tipo di assegno può essere fatta presso l’Inps entro sei mesi dalla nascita o dall’effettivo ingresso del piccolo in famiglia quando si parla di adozione o affidamento. Se non si rispettano tali termini si perde il diritto.
Assegni di maternità dai comuni
Possono usufruire di questa prestazione le madri cittadine italiane, comunitarie ed extracomunitarie in possesso di una carta di soggiorno e residenti in Italia.
L’assegno spetta anche alle cittadine extracomunitarie con lo status di rifugiate politiche anche se non in possesso di carta di soggiorno. L’importo di quest’anno in corso è di 309,11 euro mensili per un totale di 1.545,55 €.
Dal 2 luglio del 2000 l’agevolazione spetta per ogni figlio nato, nel caso di gemelli spetta un assegno per ogni gemello, per ogni minore adottato o in affidamento preadottivo.
I requisiti
L’assegno spetta alla donna che:
- non usufruisce e, quindi, non ha diritto al alcuna indennità di maternità – se usufruisce di un indennizzo differente da questo ma di importo inferiore, allora può usufruire della differenza di importo;
- vive in un nucleo familiare che non ha redditi superiori a determinate soglie. I redditi, poi, sono calcolati in base a criteri stabiliti dall’ Indicatore della situazione economica (ISE) il cui valore per quest’anno è di 32.222,66 euro per i nuclei familiari composti di tre persone.
La richiesta per l’assegno va fatta al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia se parliamo di adozione. L’assegno è pagato dall’Inps.
Che ne pensi di queste agevolazioni? Dillo sul nostro forum!
Guarda il video della nostra esperta avvocatoe lascia i tuoi commenti!