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Galeotta fu… la telefonata!

di mammenellarete - 08.09.2014 - Scrivici

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Buongiorno, vi scrivo per raccontarvi la mia storia d'amore, iniziata casualmente con una telefonata non prevista. Tutto ebbe inizio nel marzo del 2007. Precisamente un mercoledì. Ricordo che quella mattina stavo male a causa dell'influenza. Presi il telefono per chiamare mio padre (dovevo riferirgli di portarmi la tachipirina), quando all'improvviso, dall'altra parte del telefono, sentii una voce mai udita prima.

Io dissi, certa di comunicare con mio padre: "papà?". E lui giustamente rispose: "ciao, hai sbagliato numero". Sembrerà strano, ma fui stregata da quel tono di voce. Forse perché avevo la febbre e mi sentivo "intontita", mi venne da chiedergli subito: "e tu allora chi sei?"

 

Lui replicò: "No! Tu chi sei?" A quel punto io mi presentai e lui fece lo stesso. La conversazione durò un bel po'! Avevo la sensazione di parlare con una persona che conoscevo da una vita. La telefonata poi terminò, ma solo temporaneamente.

 

Perché dopo un paio di giorni ci risentimmo e così continuammo per circa due mesi. Effettivamente credevo e credo tuttora che sia assurdo restare al telefono ore e ore con uno sconosciuto. Ma in realtà non ero molto cosciente della stranezza del fatto, anche perché, in un momento difficile della mia vita, questo "contatto con uno sconosciuto" mi faceva star bene.

 

Provavo infatti una sensazione molto strana. Pur non conoscendolo di persona, quando ci sentivamo per telefono, lo consideravo l'unica persona capace di ascoltarmi e capirmi.

 

Più ci sentivamo e più in me cresceva la curiosità di conoscerlo di persona. Così organizzammo un incontro. Io mi presentai con la mia migliore amica e lui con suo cugino. Quando lo vidi, pensai: "vabbè, non è quel gran figo che avevo immaginato!". Eppure aveva una simpatia e dei modi così delicati che lo rendevano affascinante!

 

Dopo il primo appuntamento, ci rivedemmo per altre tre volte, e poi altre ancora. Finché il 2 giugno 2007 ci fidanzammo. Eravamo completamente innamorati. A causa del suo lavoro, ci potevamo vedere solo il sabato e la domenica.

 

Quando non stavamo insieme, avevo la sensazione che mi mancasse una parte del cuore, una parte di me. Vivemmo in seguito anche alcuni momenti difficili, che superammo però con forza e determinazione.

 

Tutti e due ci impegnavamo tanto per restare insieme, per restare sempre uniti. Perché l'amore che provavamo era fortissimo.

 

Insieme abbiamo condiviso tante esperienze e tanti viaggi. Durante uno di questi, precisamente a Dubai, dopo 6 anni di fidanzamento lui mi chiese di sposarlo. Non vi sto a raccontare l'emozione di quel momento. Fu così che iniziammo i preparativi delle nozze.

 

Adesso che ci penso ho ancora la pelle d'oca, perché vissi il mio matrimonio come un sogno! Finalmente il 20 luglio del 2013 ci sposammo.

 

Adesso posso dire, a 22 anni, di essere una moglie felice e innamoratissima più che mai di mio marito e una mamma contenta di un bimbo stupendo di nome Francesco. Adesso sono in attesa del secondo bimbo.

 

Per fortuna che quella mattina non rispose mio padre al telefono!

 

di mamma Giusy

 

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