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Figlio unico, la mia scelta

di Monica Schirru - 19.03.2013 - Scrivici

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Io e mio marito ci siamo sposati a 29 anni entrambi, poiché ci siamo “trovati” a 27 anni circa, e siamo coetanei. Abbiamo deciso di comune accordo, che avremmo aspettato un anno dal matrimonio prima di metterci in caccia della cicogna, per goderci un po' la vita a due, che non è come quando si è fidanzati e si vive a 70 km di distanza, vedendosi una volta a settimana,solo a volte qualcuna in più. Dopo il fatidico anno, cominciamo la ricerca, ma non pensavamo sarebbe durata tanto. Infatti dopo due anni circa che cercavamo invano, decidiamo di fare qualche controllo di routine per assicurarci che fosse tutto a posto da entrambe le parti, niente di troppo invasivo, giusto qualche controllo mirato per iniziare. Per fortuna non è servito indagare troppo a fondo, poiché dopo qualche mese,

complice un trasloco che stavamo per intraprendere, e che ci aveva fatto dire “Ora, aspettiamo un po' e dopo il trasloco ricominciamo la caccia alla bianca pennuta” mi ritrovai incinta!

Mi ero sempre chiesta e chiedevo alle amiche già mamme se una donna se lo sarebbe sentito di essere incinta, prima di test ed esami del sangue vari, e ora avevo la risposta: “Sì, se lo sente!”, infatti io me lo sentivo, sentivo che dentro di me qualcosa era “diverso”.

Il sabato sera dico a mio marito “domattina faccio il test” (ne avevo un paio in casa per qualsiasi evenienza) così la domenica mi alzai, andai in bagno e feci il test: positivo, non c'era dubbio.

Lo comunicai a lui, che non ci poteva ancora credere, così come non avevo realizzato ancora pienamente la cosa nemmeno io!

In ogni caso eravamo felicissimi!!!

Passano i nove mesi, la pancia cresce, facciamo tutti gli esami e le visite del caso e poi, come già raccontato in precedenza, con un taglio cesareo nasce mio figlio!

Io avevo 33 anni, perchè io compio gli anni in agosto e mio figlio è nato a fine novembre!

Chi ha un figlio o più, sa bene quante cose esso comporti, non starò io qui a farne l'elenco!

In famiglia lavora solo lui, io faccio la casalinga per scelta, e non mi si dica che non è un lavoro!!!

L'unica cosa, è che me lo gestisco io in tutta libertà, ma non è certo meno faticoso di altri lavori “fuori casa”, comunque le entrate sono quel che sono, il mutuo sulle spalle per la casa, il prestito per la macchina, bollette, spesa, insomma le uscite che tutti abbiamo chi più chi meno.

La scelta del figlio unico per noi è quasi obbligata, ma comunque uno pensa ci siano altri fattori, che magari fanno pendere la bilancia dall'altra parte.

Il taglio cesareo non è dalla mia parte, l'ho dovuto subire, non l'ho fatto per scelta, e va bene è andata così; l'età ce l'ho, e avrei molta più fifa dopo una certa età, non ho mai parteggiato per me mamma a 40 anni; i motivi economici ci sono tutti e non riguardano solo il presente ma soprattutto il futuro, la scelta è di comune accordo col marito, e insomma, siamo una famiglia anche solo in 3, a noi sta bene e siamo felici così, checchè ne dicano gli altri!

Non è questione di egoismo, ma vorremmo che abbia un futuro degno, e non sappiamo se a due figli riusciremmo, di questi tempi, a garantirlo.

Ah, e più mi dicono “Ma non lasciarlo solo! Che triste!” e meno mi vien voglia di farne altri, non foss'altro che per far dispetto a chi parla così!

Io sono figlia unica e non sono mai stata triste da piccola, né lo sono tuttora.

Io non vado certo a criticare chi fa scelte diverse dalle mie, quindi non vedo perchè debbano farlo gli altri con me.

Viva il figlio unico!

Le altre storie di Monica:

La mia storia di un parto cesareo

Storia del mio allattamento a richiesta

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