Effettivamente, a festa conclusa ci si accorge spesso che: nessuno ha guardato il film perché erano tutti impegnati a tirarsi i pop corn, nessuno ha giocato a bowling, lo scivolo della ludoteca è stato usato come trincea e la scenografia gonfiabile in fondo non erano poi così gonfia. Per non parlare della torta che è avanzata in quantità industriali e dei panini rimasti che riempiranno il frigorifero per le successive due settimane.
Non staremo qui a professare un'epica "età dell'oro delle feste di compleanno", quando tutto era più semplice e genuino, ma è pur sempre vero che in qualche occasione vale la pena tentare un "ritorno alle origini".
Per la location, ad esempio, è sufficiente occupare un piccolo spazio del parco di rione o affittare a prezzi contenuti una saletta comunale o parrocchiale che comporta solamente l'accollo delle pulizie finali. Quanto alle cibarie, che provengano da prestigiose pasticcerie/gastronomie o dalle mani di nonne e mamme generose non fa molta differenza per i pargoli scalmanati. Quanto all'animazione invece, basta lasciare libera iniziativa agli invitati e tuttalpiù ravvivare i momenti di stanca, incaricando lo zio o la mamma più giocosa di organizzare giochi di gruppo come il ballo della sedia o il telefono senza fili.
Il divertimento per la ciurma dovrebbe essere assicurato e la spensieratezza per i genitori pure, che non dovranno così preoccuparsi di entrare nella top ten delle feste migliori dell’anno!
Foto di .Michi.