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Ero incinta di due mesi quando mi hanno rapinato. Ma la mia piccola ce l'ha fatta ugualmente

di mammenellarete - 24.08.2017 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Ero incinta di due mesi e mezzo e lavoravo in Posta quando durante una rapina sono stata scaraventata a terra e calpestata. Questo trauma ha provocato una minaccia d'aborto e sono dovuta rimanere per tre mesi a letto con la paura di perdere la bambina. Ma la mia piccola ce l'ha fatta. Per questo abbiamo deciso di chiamarla Vittoria. 

Ciao a tutte, vorrei raccontarvi la mia storia.

Tutto accadde il 2 marzo del 2013. All'epoca ero incinta di due mesi e mezzo e lavoravo allo sportello di un ufficio postale. Quel giorno era un sabato e stavamo per chiudere quando all'improvviso entrarono due malintenzionati e uno dei due passò dietro allo sportello, dove c'ero io, e, per arraffare i soldi dalla cassa, mi scaraventò a terra e poi per fuggire mi calpestò!

Io ero totalmente nel panico. Mi portarono d'urgenza all'ospedale.

Lì per lì sembrava tutto a posto, ma dopo qualche giorno trovai delle perdite rosse sulle mutandine. Mio marito mi portò subito al pronto soccorso.

Alla visita il medico ci disse che c'era stato un principio di aborto.

Da quel giorno sono rimasta a letto per tre mesi, alzandomi solo per andare al bagno e facendo le punture per richiudere l'utero!

Dopo questi mesi difficili, la gravidanza è andata avanti fra alti e bassi, e ovviamente sempre con la paura di perdere la bambina fino alla fine!

Il 29 ottobre del 2013 alle 15.30 ho dato alla luce naturalmente la mia splendida cucciola di 3400 kg, sana come un pesce.

Quest' anno compirà quattro anni ed è la mia vera Vittoria!!

All'inizio mio marito ed io eravamo indecisi fra il nome Sofia e il nome Vittoria, ma dopo quest'episodio spiacevole, non abbiamo più avuto dubbi, la nostra piccola si doveva per forza chiamare Vittoria... si è attaccata alla vita con tutte le sue forze e ora è la nostra gioia più grande!!

Storia di una mamma edita dalla redazione.

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Aggiornato il 03.01.2019

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