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Dopo la separazione, ho ritrovato la felicità

di mammenellarete - 28.09.2015 - Scrivici

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Vissi per anni con il padre di mio figlio, che mi tradiva e che io puntualmente perdonavo. Finché mi tradì con la migliore amica. Per me fu un trauma. Iniziai a confidarmi con il marito di lei e, inaspettatamente, ci innamorammo. Ora, dopo tanta confusione, ho finalmente raggiunto un equilibrio e sono felice con la mia "strampalata famiglia"!

Ho scelto di raccontare la mia storia con il desiderio di ridare una speranza a chi, in un soffio, ha visto il mondo crollare addosso a causa di una separazione.

La storia con il mio ex marito iniziò nel 2003. Fu una storia bellissima fatta di progetti, sogni e speranze. Dopo pochi mesi andammo a convivere ma dopo due anni scoprii il suo primo tradimento. Lo perdonai e decidemmo di ricominciare una nuova vita. Prendemmo una casa più grande e iniziammo a pensare a un figlio.

Il nostro bimbo arrivò quasi subito. Un bimbo meraviglioso, un bimbo che dormiva, mangiava e cresceva perfettamente. Tutto scorreva liscio. Finché scoprii il suo secondo tradimento. Per il bene di mio figlio lo perdonai, ma la mia fiducia in lui si era notevolmente affievolita.

Credevo in lui, ma qualcosa era cambiato. Mi convinsi che tutto sarebbe tornato come prima. Finsi anche di non portare rancore, ma osservavo ogni movimento, controllavo ogni e-mail e ogni sms, ogni ritardo e ogni stranezza doveva essere da lui giustificata. Glielo chiesi esplicitamente.

Dopo questi controlli mi resi conto che qualcosa non andava. Lui si allontanò sempre di più, così poco dopo il terzo compleanno del bimbo scoprii l'ennesimo tradimento, che durava da mesi.

Per me era finita. Non potevo più perdonarlo. Ma lui non se ne andava e la sua lei era sempre più insistente e presente, talmente presente che andava a casa mia quando io ero a lavoro e passava la giornata con lui e con mio figlio!

Finalmente, dopo sei mesi di "questa vita", lui se ne andò. Io ormai ero logorata, avevo perso 30 kg in meno di tre mesi. Non vivevo più e il mio unico desiderio era cambiare vita. Mio figlio mi diede la forza per andare avanti, una forza inimmaginabile.

In seguito fui minacciata, la mia macchina fu portata via e lui si impossessò della nostra macchina. Non avevo più nulla, nemmeno i giochi e i vestiti di mio figlio.

Nel frattempo conobbi un uomo che mi diede nuovamente la speranza di una vita migliore. Con lui iniziai di nuovo a credere in me stessa. Praticamente tornai a vivere, ma fu solo in'illusione. Fui ospite da lui per due mesi e furono mesi difficilissimi. Quella persona si dimostrò l'esatto opposto di quello che sembrava, così appena trovai un appartamento lo affittai e decisi di ricominciare la mia vita insieme a mio figlio.

Lui continuò a volermi vedere, ma nella mia testa non doveva vedere mio figlio finché non mi fossi accertata delle sue vere intenzioni. Andammo avanti per mesi finché un giorno conobbe lei, la mia migliore amica. Dire amica è dire poco, per me era come una sorella, la mia anima e lei, proprio lei (sposata con una figlia) decise che lui doveva essere suo. Me la fecero sotto il naso. Una notte lei fuggì da casa e andò da lui.

Ero delusa e amareggiata, non potevo più fidarmi di nessuno, se non di me stessa. Tutto mi faceva schifo, lei mi faceva schifo. Aveva tradito di nuovo suo marito, l'aveva tradito prima e dopo il matrimonio, erano quattro anni che lo faceva e io ero impotente davanti a questo.

Cercavo di dissuaderla, ma le mie parole erano parole al vento. Così un giorno decisi di raccontare tutto al marito che stava soffrendo ingiustamente. Doveva sapere, doveva capire. Parlai con lui per ore: eravamo due idioti a piangere davanti a bottiglie di alcol. Così per mesi quasi tutte le sere ci vedemmo. Parlavamo, parlavamo, parlavamo.

Prima solo di loro, poi ci ritrovammo a parlare dei nostri sogni e dei nostri desideri. Finché scoprimmo un giorno di essere l'uno dipendente dall'altro.

Ci eravamo innamorati!

Dopo un anno e mezzo insieme e una settimana di ritardo (prendendo la pillola), decisi di fare il test di gravidanza e... sorpresa! Positivo! Non potete immaginare l'angoscia di quel momento. Che cosa potevamo fare?

La nostra situazione non prevedeva questo, non potevamo ma poi... Questa creatura doveva restare con noi, l'aveva mandata il Signore. Avevamo un viaggio in Sardegna già pagato e io ero al terzo mese di gravidanza. Si trattava di 16 ore di viaggio, ovviamente per me sconsigliate.

Andammo lo stesso e facemmo la nostra vacanza, traslocammo e facemmo di tutto. La mia principessa rimase ancorata alla vita dal suo primo istante e dopo un parto durato solo 17 minuti venne al mondo a conquistare i cuori di tutti. Ora siamo felici, abbiamo i nostri problemi come tutti, ma li affrontiamo con amore come una famiglia normale.

Ma non siamo una famiglia normale. Abbiamo avuto a che fare con persone difficili e poco rispettose. Alla fine però siamo riusciti a trovare un equilibrio e adesso siamo una grande famiglia allargata. Spero che la mia storia possa servire a dare la speranza a tutte quelle donne che subiscono tradimenti, separazioni e violenze di tutti i tipi.

Siate forti e non perdete mai la speranza e la fiducia in voi stesse, un giorno tornerà a splendere il sole, è tutto scritto nel nostro libro del destino. Nulla accade per caso, se qualcosa nella mia vita non fosse stato così, ora non sarei felice con la mia "strampalata famiglia"!

di Chiara

(storia arrivata come messaggio privato sulla pagina Facebook editata dalla redazione)

Io italiana, lui marocchino, l'amore non conosce differenze della pelle
Il nostro piccolo grande Amore
Avrei dovuto abortire, ma ho seguito il mio cuore

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