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Dj Giuseppe. Dalla radio al ruolo di papà
di mammenellarete - 16.01.2008 - Scrivici
volendo andare oltre la radio e i media in generale, grazie a Katia, neo mammanellarete, io “non papà” nella rete ho scoperto tante novità.
Ok, d’accordo, andiamo con ordine…
Nel mio viaggio tra il mondo dei papà ho scoperto che Katia, nostra nuova fan del blog e neomamma, ha partorito tre anni fa il piccolo Natan, figlio di Luciano alias Jonathan alias Dj Giuseppe di radio 105 (!?!).
E l’ho tele- intervistato con piacere scoprendo che:
“Quando ho saputo che Katia era incinta, ho provato un’emozione indescrivibile; L’abbiamo voluto e con una mano da parte del destino siamo facilmente riusciti a coronare questo sogno”.
E poi?
“Poi ho pianto. Ho assistito al parto e fino alla sua nascita tutto tranquillo. Appena l’ho visto in braccio a sua madre…ho aperto i rubinetti e ho pianto per una settimana di fila” (lo sento sorridere)
Ti sei spaventato quando hai scoperto che saresti diventato padre?
“No. Lo abbiamo voluto fortemente. Insieme. Io ho 42 anni e la mia età mi ha aiutato ad essere vicino a Katia che invece ne ha 29. Questo viaggio lo abbiamo intrapreso insieme ed è insieme che vogliamo portarlo avanti. In tutte le tappe della crescita di Natan”
Come hai vissuto il rapporto con la tua compagna?Problemi? E la crisi post-parto?
“Katia è una delle poche mamme che non ha subito la crisi post parto. E’ giovane ed è ritornata in forma molto in fretta. Questo l’ha aiutata a non deprimersi. E io ho continuato ad ammirarla…”
Cerco di andare sul piccante, provo a scavare in fondo e timidamente chiedo:
E il sesso?
(Ride). Mah, noi abbiamo continuato a…diciamo…praticare fino a quando il ginecologo ci ha fatto capire che non era più il caso…Ma è importante continuare ad avere una vita sessuale attiva. Una donna ha bisogno di sentirsi desiderata anche quando si guarda allo specchio e si sente una barca.
Bella questa frase, ma possibile, mi chiedo, che sia tutto così perfetto? Mi lancio in una domanda che di solito colpisce in pieno l’ego di noi maschietti.
Ti sei sentito messo da parte? (e qui casca l’asino)).
“Si, sei proprio da un’altra parte. Per un periodo diventi quello che porta la busta paga a casa. E basta.” Mi dice divertito . “Fino ai due anni o comunque fino a quando il bimbo non riesce a reggersi in piedi, sei di contorno se non addirittura d’intralcio…”
E le paure?
“ E poi devi fare i conti con le ansie e le paure di una neomamma. L’ambiente si trasforma. Gli angoli della casa vengono ricoperti di gommapiuma e palline morbide per non fare del male al piccolo.”
Divertente, una specie di mondo nuovo…
“Totalmente. Poi le paure di Katia sono state addirittura divertenti. Una volta ci siamo allontanati insieme. Natan aveva gattonato fin sotto il divano. Appena siamo rientrati lui non c’era. Lei è arrivata a dire “L’avranno rapito gli alieni”, e io sono scoppiato a ridere…E’ stato buffissimo.”
Insomma, per chiudere, lo rifaresti?
“Rifarei un figlio cento volte. Specie se è come Natan. Per lui abbiamo abbandonato il caos e lo smog di Milano per trasferirci vicino a Varese. In campagna. Io, poi sono convinto che si debba avere tempo per accudire un bimbo. Non condivido la scelta di chi, fa un bimbo e poi lo molla per nove ore nelle mani della tata o in un asilo…”
Noi siamo contenti di aver dato voce a Luciano-Jonathan-Dj Giuseppe…Voi come la vedete?
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