Sono Margherita Rastiello, vivo in provincia di Cagliari, ho quasi 43 anni e sono una disabilmente mamma da 3 anni. Emanuele è un bimbo molto vivace che non sta mai fermo ed ogni giorno mi chiede come madre di crescere con lui.
Il gruppo di cui faccio parte è "Disabilità indipendenza maternità - DisabilmenteMamme" ed è cresciuto proprio come un bambino. Siamo cinque donne: Antonella, Samanta, Laura, Pina ed io. Cinque famiglie che si confrontano con l'essere genitori, ma non solo, perché per esempio la nostra amica Pina non è madre, ma ha la sua famiglia.
Ci confrontiamo con figli di diverse età, quindi con diverse esigenze ma siamo tutte accomunate dalla disabilità. Per la precisione paralisi cerebrale infantile (PCI). Io ho conosciuto "DisabilmenteMamme" poco prima di partorire grazie ad Antonella Tarantino, colei che ha costruito quest'associazione, insieme a Samanta Crespi. In quel periodo, leggere le loro esperienze, i loro consigli è stato importante ed incoraggiante.
"DisabilmenteMamme". Cinque donne indipendenti raccontano le loro storie
In un secondo momento ho potuto anche io dare il mio contributo, ho invitato anche Pina che conosco da anni grazie all'ambiente universitario. Lei ci offre consigli dal punto di vista legale visto che è laureata in giurisprudenza.
Io ho iniziato a raccontare non solo del mio essere mamma, ma anche la vita quotidiana, in tempo di pandemia, o la mia vita anche da studentessa universitaria fuori corso. Come me anche le altre mamme raccontano che la disabilità non fa a botte con la vita, con i progetti che ciascuno ha.
Ci sono diversi modi di vivere e di affrontare gli ostacoli, ma ci si riesce. Raccontarsi, confrontarsi aiuta noi e speriamo che aiuti anche chi ci ascolta tramite il web, o la radio.
Prossimamente la nostra storia sarà anche scritta, insieme a tutti coloro che fanno squadra con noi.
L'unione si dice fa la Forza, nel nostro caso è la Forza.
Un abbraccio
Margherita, una disabilmente mamma.
"DisabilmenteMamme" è un'associazione di mamme con disabilità che hanno una pagina Facebook nella quale raccontano, attraverso video e articoli, la loro quotidianità con i loro figli e anche tramite la parola di esperti tra cui ginecologi, ostetriche, psicologhe, assistenti sociali, fisiatri, avvocati, ecc. Tutto questo gratuitamente.
Antonella Tarantino, la fondatrice dell'associazione, ha affermato: «Facciamo ciò per dimostrare che la disabilità non ti rende diverso, ma che si può avere una vita normale a 360°. Crediamo che parlare della nostra associazione possa essere d'aiuto a molte donne con disabilità che hanno figli, che vorrebbero averne o a mamme e papà di bambini con disabilità che tramite noi hanno una finestra sull'ipotetico futuro dei loro figli (che non è poi così diverso da quello di qualsiasi altro bambino o bambina)».
