Da una pagina del mio diario ...
La mia maternità.
La mia maternità è sentirmi goffa ma tentare di fare le stesse cose che facevo con 12 kg in meno tipo salire su una sedia di vimini e sfondarla.
La mia maternità è guardare le foto su Instagram di gravide perfette e capire che la realtà è ben altra e che quelle solo tutte fotoshoppate o fotocomplessate.
La mia maternità è iscrivermi ad un corso di yoga per poi non riuscire a fare più neanche la metà degli esercizi di stretching.
La mia maternità è camminare al mattino per strada e rendermi conto che non sono sola, con me ci sono i vecchietti in pensione che, ahimè, vanno a passo più veloce di me.
La mia maternità è sforzarmi di addormentarmi sul fianco sinistro per non comprimere la fantomatica vena cava per poi svegliarmi sempre sul lato destro con qualche senso di colpa.
La mia maternità è fare fatica a mettermi le scarpe e preferire quelle senza lacci negli ultimi 3 mesi.
La mia maternità è sentirmi dire "che bella pancia! Ma è una femminuccia vero?" No. È un maschietto.
La mia maternità è sentirmi dire, da gente che si conosce da appena 3 minuti che "dopo il parto non si tornerà mai più come prima" e pensare che la gente stronza esiste anche nei momenti in cui non dovrebbe ma che tu ti senti bella così come sei.
La mia maternità è sentire le esperienze tragicomiche delle gestanti sconosciute come fossero le mie migliori amiche quando invece le hai conosciute in sala d'attesa, in un laboratorio analisi.
La mia maternità è comprare cose che saranno assolutamente inutili ma che, quando le ho comprate, sembravano indispensabili.
La mia maternità è ritrovarmi con 9 fiale di sangue da riempire e la consapevolezza che non saranno mai le ultime.
La mia maternità è leggere a gambe in su pensando che faccia bene per poi ritrovarmele addormentate.
La mia maternità è mangiare per tutta la gravidanza formaggio di capra per poi scoprire, a fine vacanza, che non era un formaggio pastorizzato.
La mia maternità non è perfetta, come non lo sono io, ma è ormai giunta al termine e mi ha regalato tante emozioni, prima tra tutte, quella di scoprirmi mamma, passo dopo passo, in questi nove mesi.
di una mamma che ha scelto di rimanere anonima