Mi chiamo Alice, ho 32 anni e abito in Emilia, terra di cuoche provette, azdore e mogli impeccabili.
Bene. Dimenticate tutto questo.
Da 7 mesi sono mamma di Luca e da 6 mesi moglie di Andrea: in meno di 365 giorni la mia vita fatta di serate, viaggi on the road e aperitivi è stata stravolta.
Appena 4 anni fa allontanavo l'ipotesi bebè con fermezza: "Tengo sul comodino le foto dei figli delle mie amiche per ricordarmi di prendere la pillola".
Poi le 2 linee rosa (fortemente volute) e la mia nuova vita. Ho avuto una gravidanza tragica, i dottori dicevano che non sarei arrivata alla ventesima settimana, che l'aborto era inevitabile e invece eccoci qua.
Su Mammafordummies.com scrivo, senza peli sulla lingua, la mia quotidianità. Durante e subito dopo il parto, presa dalle ansie del caso googlavo ricerche di ogni tipo e immancabilmente mi imbattevo nella mamma perfetta di turno, la quale indicava cosa fare come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Come scrivo nell'intro del blog: "Quando diventi mamma è molto probabile che tu entra nel tunnel del so perfettamente cosa fare per vincere il premio mammina dell’anno. Ebbene, io l’ingresso di ‘sto tunnel non l’ho proprio trovato! L’ho cercato sì, ho anche chiesto in giro e le più hanno risposto <<è una cosa innata, senti da sola cos’è meglio per il tuo piccolo>>. Ecco, sapete cosa sento io? Io sento solo che se arrivo a sera ed é ancora vivo é già un gran successo!
Spesso l'essere mamma è velato da una certa omertà, forse per paura di essere giudicate, ma la verità, la sacrosanta verità, è che essere mamma non è tutto rose e fiori!
In meno di 6 mesi ho definitivamente detto addio al mio culo sodo, le mie tette sono diventate una valida alternativa alla sciarpa nei mesi più rigidi, ho perso intere ciocche di capelli, parlo più di cacca che di lavoro e potete riconoscermi per strada perché immancabilmente trovate spataccata sulla mia spalla destra un po' di saliva.
Ho il portachiavi di Peppa Pig, utile nei momenti di noia peggiore del pupo, dalle pochette contenenti soldi e cellulare sono passata ad una borsa di 15 kg contenete ogni necessario per la sopravvivenza del pupo.
Prima di partorire pensavo che Montessori fosse una linea di Zara e Steiner un musicista, canticchiavo hit che passano in radio (nulla di impegnativo, sia chiaro): ora le uniche canzoni che la mia testa contempla sono il Ballettopolo e Dino pesce birichino.
Le mie amiche mi hanno bannato da tutti i gruppi di Whatsapp perché intasavo le chat con foto del mio pupo: i primi 60 giorni mi assecondavano commentando "che carino", "che dolce", poi il silenzio... poi vista la mia insistenza l'esilio!
E a distanza di pochi mesi dal parto, mi ritrovo così: improvvisamente rincoglionita, con il cuore che scoppia d'amore.
Sul mio blog parlo di questa metamorfosi irreversibile: nella prima parte troverete le vicissitudini di una quasi trentenne single, alle prese con improbabili primi appuntamenti, catastrofiche serate, disastrosi colloqui di lavoro, affitto da pagare e perennemente senza soldi. Dal 2015 in poi leggerete della mia nuova me: un bimbo, una famiglia, un mutuo e i disastri che comportano.
Dicono che "nasciamo rivoluzionari e moriamo reazionari".
Beh, la mia rivoluzione è stata compiuta e non poteva andare meglio di così.
di Alice
Sull'autrice
Alice ha creato il blog http://mammafordummies.com/. Per ulteriori informazioni ecco la pagina Facebook