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L'Italia è il paese con il più basso indice di natalità. Solo 8,36 su 1000 abitanti, contro gli 11 dei paesi scandinavi e 14 degli Stati Uniti.
E se il dato non stupisce se messo in relazione con paesi come la Svezia, la Danimarca e la Germania, confrontato appunto con gli USA e con l'Australia lascia pensare.
In Italia non si fanno figli, e il motivo principale sono i pochi aiuti alle mamme, a partire dalla situazione lavorativa: perdere il posto a causa della maternità è ancora facile, e anche se si riesce a mantenerlo, bisogna fare salti mortali per riuscire a sopravvivere con stipendi al 30% durante la maternità facoltativa, asili nido inaccessibili, rette di nidi privati esorbitanti, aiuti che provengono da familiari.
Nei paesi europei la situazione è diversa: i periodi di maternità obbligatori o facoltativi anche se lunghi prevedono stipendi comunque alti, con percentuali che variano tra il 90 e il 100%, per non parlare poi di asili e servizi alle famiglie che sono molto più accessibli che nel nostro paese, e i tassi di natalità altissimi.
Fin qui tutto normale, ma la situazione cambia se guardiamo agli USA, dove la maternità dura tre mesi e solo il primo e mezzo è pagato, eppure l'indice di natalità è il doppio del nostro, o all'Australia dove la maternità facoltativa non è retribuita.
Evidentemente, ciò che fa la differenza non è tanto la quantità di stipendio dato alle donne, o comunque non solo, quanto piuttosto la maggior quantità e qualità dei servizi offerti alle mamme, sia da parte delle istituzioni che da parte dei privati.
mammenellarete