Home Storie Racconti di genitori

Autismo: il mio Andrea ha fatto passi da gigante grazie agli amici

di mammenellarete - 01.04.2016 - Scrivici

autismo.600
Fonte: Alamy.com
Andrea aveva due anni e mezzo quando ci giunse la diagnosi definitiva di autismo. Dopo aver girato quasi tutta l'Italia capimmo che la cosa da fare subito, senza perdere tempo, era sottoporlo il più possibile a terapie di logopedia e di psicomotricità. Se Andrea ora sta migliorando sempre più è sicuramente grazie ai suoi amici, alle loro famiglie e al gruppo scout che lo ha accolto con tanto amore. Ecco la mia esperienza.

Sono la mamma di Andrea. Andrea è un bellissimo bambino di nove anni affetto da autismo. Inutile dilungarmi su come diventò la nostra vita quando al compimento dei 18 mesi di Andrea iniziammo a capire che qualcosa non andava.

Andrea aveva due anni e mezzo quando ci giunse la diagnosi definitiva di autismo. Dopo aver girato quasi tutta l'Italia capimmo che la cosa da fare subito, senza perdere tempo, era sottoporlo il più possibile a terapie di logopedia e di psicomotricità che lo potessero aiutare in questi primi anni di vita.

E' grazie a tanti angeli custodi che lavorano per lui che ora Andrea è davvero un bambino fantastico. C'è ancora tanto da fare, ma Andrea parla e le sue stereotipie stanno diminuendo.

Adesso iniziamo a poter cantare "Tanti auguri" e a stappare lo spumante senza tanti traumi. Non abbiamo più oggetti che "volano" per casa. Riusciamo a fare una passeggiata e ad andare a fare la spesa con lui senza dover correre di qua e di là.

Scrivo la mia esperienza non tanto per raccontare come viviamo con Andrea, ma per raccontare quanto siano importanti per lui e per noi le persone che ci circondano. Se Andrea sta migliorando sempre più è sicuramente grazie ai suoi amici, alle loro famiglie e al gruppo scout che lo ha accolto con tanto amore.

È solo grazie a loro che Andrea riesce a relazionarsi sempre meglio e a conquistare quella autonomia tanto desiderata, a vivere la sua vita il più possibile come un bambino di nove anni.

Tutto questo per ricordare a tutti che vivere la diversità e vivere a contatto con essa è una occasione da non perdere. E' una possibilità di vita che ci arricchisce facendoci crescere migliori. Non è tempo perso, anzi è tutto da guadagnare. Grazie ​

Di Anna

(storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)

Leggi altre storia:

Mia figlia è autistica, mia figlia è speciale

Autismo: lettera di una mamma a sua figlia

Autismo e segni precoci: mamme, fidatevi del vostro istinto

Vuoi lasciare un commento a questa mamma? Scrivilo tra i commenti di questa pagina.

Vuoi scriverci anche tu una storia? Mandala a redazione@nostrofiglio.it

TI POTREBBE INTERESSARE