decido di rispondere, comunichiamo per messaggio per un po', poi lui preferisce darmi il suo indirizzo mail e successivamente il suo numero di cellulare.
Così mi chiama per la prima volta. Io ero emozionatissima, e curiosissima. La sua voce mi colpì subito. Calda, gentile, attraente.
Dopo quella chiamata, ce ne furono tante altre. Ci sentivamo tutti i giorni, la sera quando io finivo di lavorare e tornavo nella mia stanza.
Mi mandò una sua foto, ma non lo giudicai dall'aspetto, non mi interessava, mi ero innamorata di lui tramite la sua voce, poi continuai ad innamorarmi di quello che diceva, ma non erano solo parole, era il suo modo di essere e di fare, era lui.
Ero sicura che fosse sincero, così come lo ero stata io, da subito. E finalmente arrivò il primo incontro. Volli fargli uno scherzo, passando davanti alla sua macchina con indifferenza, convinta che lui non mi avrebbe riconosciuta, ma mi anticipò ed uscì dalla macchina appena la raggiunsi.
Andammo in pizzeria e dopo in un locale dove facevano musica dal vivo alcuni miei amici, un genere che sapevo piacergli. Al rientro da quella memorabile serata ci fu il primo bacio. Dovetti fare io la prima mossa, perché lui era molto timido.
Da quel giorno non ci siamo lasciati mai più.
Quel bacio suggellò la nostra storia d'amore.
A Pasqua lui tornò dai suoi in un'altra regione per le festività, al suo rientro si fermò sotto casa dove lavoravo e andai in macchina per accoglierlo: parlammo per un po' del più e del meno, ma non sapevo cosa mi aspettava.
Una bellissima sorpresa: mi chiese di sposarlo.
Piansi di gioia, ero la ragazza più felice del mondo.
Ci sposammo l'anno dopo, in un fine agosto soleggiato e bellissimo.
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