Quando due persone decidono di sposarsi normalmente è perché insieme credono nella stessa cosa.
Credono nella famiglia, nella fedeltà, nello stare insieme finché morte non li separi.
Sì, a questo credevo io quando a 22 anni ho deciso di sposarmi. Credevo di aver trovato la persona con cui dividere e condividere la mia vita. E sinceramente per qualche anno ci ho creduto. Ci credevo tanto da decidere insieme a lui di avere due figli che ora hanno 8 e 5 anni.
Diciamo che il mio ex marito è sempre stato una persona piuttosto libera nel senso che amava uscire spesso la sera con gli amici e io, per farlo felice, lo accontentavo.
Perché per me amore era fare qualunque cosa per vedere felice la persona che amavo dimenticandomi di me e di ciò che realmente rendeva ME felice.
Un giorno, durante una sua uscita serale, mio marito mi tradì con una ragazzina. Io lo lasciai perché non potevo stare con una persona che mi aveva tradito, ma stavo malissimo, non potevo accettare che il mio matrimonio potesse finire così. E mi ripresi mio marito.
Ma da quella storia nulla è più stato come prima. Ma io lo amavo e mi stavo ammalando per amore... un amore malato, un amore che io a tutti i costi volevo far continuare perché non accettavo che il mio matrimonio potesse finire. Ma non era giusto.
Siamo andati avanti due anni tra alti e bassi, litigate, discussioni, momenti belli e meno belli. Finché lui dopo qualche mese dal comunale* a casa ha iniziato ad uscire sempre più spesso lasciandomi sempre a casa da sola con i bimbi, mancandomi di rispetto parecchie volte, facendomi piangere.
Io mi stavo annullando per lui... ero ingrassata apatica nervosa vivevo meccanicamente facendo sempre le stesse cose e lui non faceva altro che pensare a se stesso a ciò che voleva lui.
A gennaio dell'anno scorso io ho deciso di "svegliarmi" e di iniziare a ribellarmi a queste cose finché l'estate scorsa dopo il suo ennesimo tradimento io ho urlato basta.
Non potevo più permettere che lui continuasse così. E l'ho lasciato. Nel momento in cui l'ho cacciato di casa e ho chiuso la porta ho sentito un senso di sollievo come se mi fossi tolta un peso. Dopo l'euforia iniziale sono stata comunque male... la separazione è un fallimento, il fallimento di una cosa che credevi fosse per sempre. Ma con il passare dei giorni io rinascevo... più sorridente... più rilassata... mi curavo di più... pensavo più a me e a ciò che mi faceva stare bene, senza sentirmi in colpa (è così che mi sentivo o mi faceva sentire il mio ex, quando volevo fare qualcosa per me), mi ero messa a dieta e ho perso parecchi kg. Ero più aperta e solare.
I miei figli questo cambiamento lo hanno notato e di riflesso stavano più tranquilli e sereni loro.
Non è stato sempre semplice anche perché per parecchio tempo io e il mio ex abbiamo avuto grosse incomprensioni e inevitabilmente i bambini soffrivano. Erano molto legati al padre ma anche loro soffrivano nel vedere il padre assente e indifferente alle esigenze mie e loro.
Ora a distanza di un anno io sono felice anzi felicissima. Ho un nuovo amore da 7 mesi che amo. Ho uno splendido rapporto con il mio ex marito e i miei figli sono molto sereni.
Io sono convinta che non si deve stare insieme "solo per i figli". Perché i bambini devono vivere in un ambiente sereno e sano. Con una mamma e un papà sereni e tranquilli.
Io sono convinta di aver fatto la scelta giusta anzi a volte mi chiedo perché non l'ho fatta prima.
Ma prima non ero abbastanza forte da reagire così come ho fatto ora.
Una mamma
*comunale: rientro a casa
Storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook
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Aggiornato il 17.07.2017