Abbiamo adottato una bambina autistica
Io e mio marito abbiamo adottato 6 anni fa, in Italia, una bambina che secondo diagnosi aveva un lieve autismo ed allora un lieve ritardo mentale.
Già nel momento in cui l'abbiamo conosciuta, la bambina faceva ragionamenti che non avevano nessuna relazione con la realtà, difficoltà di linguaggio, leggeri problemi neuromotori e diverse stereotipi riconducibili all'autismo.
A seguito delle nuove diagnosi eseguite in vari centri compresa la ASL, il ritardo che originariamente era lieve, è divenuto grave e l'autismo di secondo livello.
Fin dall'inizio con mio marito abbiamo avuto con lei un rapporto alla pari, nel senso che pur con grande rispetto per le difficoltà ed i tempi della bimba che ora ha quasi 14 anni, l'abbiamo sempre trattata come normodotata e mi sono resa conto che la piccola si prestava e provava a fare le attività molto più degli ultimi due anni, dove bacchettati noi da medici e terapisti, abbiamo ridimensionato notevolmente le richieste e la ragazzina ha perso motivazione e capacità.
Come possiamo aiutarla?
Mio marito a lungo andare si è un po' demotivato (e come dargli torto!!!!!!) Noi genitori siamo i primi ad essere stiracchiati da tutte le parti in trattamenti dove a volte neanche le terapiste riescono a trovare realmente un vero accordo comune...quando si parlano, e questo non accade spesso!
Il punto è che ora, sino ad oggi, non sono state individuate in realtà anomalie genetiche tali da giustificare i disturbi della bimba, mentre lo scorso anno siamo venuti a conoscenza che entrambi i genitori facevano uso di sostanze ed alcool. Io non rinuncio a cercare di aiutare, almeno in parte, di migliorare la qualità di vita della ragazzina, ma quali figure e con quali specializzazioni, cercare?????
Secondo me, neanche più le terapiste credono ormai che qualcosa sia recuperabile.
..ma io non mollo!!!!
Questa storia ci è stata raccontata da mamma Maria