Ciao sono una mamma di 21 anni con tre figli. Vi racconto la mia storia:
Io e mio marito ci siamo conosciuti giovanissimi, io avevo 13 anni e lui14, fu un colpo di fulmine.
La nostra storia procedeva bene, fino a quando lui non litigò con mia madre.
E da quel giorno lei mi proibì di uscirci insieme.
Ci separammo per nove mesi, ma il nostro legame era troppo forte.
Così dopo un po' abbiamo ripreso a vederci. Anche se i miei genitori non volevano assolutamente e facevano di tutto perché non lo incontrassi.
Ma noi eravamo tanto innamorati. Allora pensammo che con un figlio avrebbe risolto la situazione e i miei si sarebbero rassegnati.
Quando dissi a mia madre che ero incinta avevo solo 16 anni.
Lui venne a casa mia, l'affrontammo insieme e le dicemmo che avevamo intenzione di tenere il bambino. Mia madre all'inizio la prese un po' male, ma alla fine si tranquillizzò. Il mio terrore era però dirlo a mio padre, sono l'unica figlia femmina, chissà come avrebbe reagito.
Io stavo malissimo al pensiero di come avrebbe reagito.
Arrivò il momento, c'era tutta la mia famiglia: i miei zii, i miei cugini e i miei fratelli. Quando glielo dissero lui iniziò a piangere e chiese di me; io ero giù che aspettavo con mia cugina, ma avevo dei dolori terribili alla schiena e alla pancia. Quando salii in casa, lui mi vide e mi abbracciò. Allora mi tranquillizzai, ma comunque non mi sentivo bene.
Andai in bagno e guardai le mie mutande: erano piene di sangue.
Arrivai all'ospedale, mi visitarono e mi dissero: "signorina lei ha avuto un aborto spontaneo". Io iniziai a piangere. Mio cugino e mia mamma mi abbracciarono e il dottore mi confortò: "dai, dai che è giovane ne avrà altri".
Chiamai il mio ragazzo e lo feci venire all'ospedale.
Lui piangeva come un bambino, la gente nella stanza dove mi avevano ricoverato, perché dovevo fare il raschiamento, ci guardava e piangevano insieme a noi, ma nello stesso tempo ci davano conforto.
Usciti dall'ospedale, mio marito e mio padre si diedero la mano e fecero pace.
Dopo sette mesi che riprovavamo ad avere un figlio, finalmente la grande notizia: ero incinta, mia madre era felicissima e anche il mio papà.
Il 27 agosto del 2013, dopo due giorni in sala travaglio, alle ore 23:05, nacque la mia prima bimba Angelica, l' amore della mia vita: un pulcino di 3,650 kg per 52 cm, un parto lungo, ma indimenticabile.
L'anno dopo, io a 18 anni e lui 19: ci sposammo. Fu un giorno meraviglioso.
Volevamo dare alla piccola un fratellino o una sorellina. E nel 2015 rimasi di nuovo incinta. Dopo un parto indotto, perché non c'era più liquido amniotico, nacque Emanuel, un pulcino di 3,450kg per 50cm un parto veloce e sempre indimenticabile.
Poi dissi basta due figli bastano ed avanzano.
Quindi iniziai a prendere la pillola.
Ma nell agosto 2016 stavo malissimo: nausee, giramenti di testa e mi sentivo sempre stanchissima.
Allora mio marito mi disse: "tu sei incinta, ti si vede dagli occhi".
Comprammo un test di gravidanza e sì: uscirono le due linee, per sicurezza ne feci anche un altro, ma anche quello dava positivo.
Fu così che il 29 aprile del 2016 nacque la cicciona di casa: un pulcinone di 3,890kg per 53cm.
Un parto velocissimo e meno doloroso degli altri ma allo stesso tempo indimenticabile.
Storia di una mamma edita dalla redazione.
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