Avevo poco più di vent'anni quando ho conosciuto il mio futuro marito.
Lui aveva 12 anni più di me. Dopo un breve fidanzamento, ci siamo sposati e ci siamo messi subito alla ricerca della cicogna.
Desideravamo un figlio subito.
Dopo sette mesi, finalmente rimango incinta: eravamo al settimo cielo!
Dopo nove mesi di gravidanza serena, arriva un bel maschietto di 4 kg, un bambolotto.
Dopo alcuni mesi vogliamo dare un fratellino per farli crescere insieme e a breve becchiamo di nuovo la cicogna. Ma stavolta ci sono problemi già dall'inizio. Sto facendo le pulizie di casa quando ho una grossa emorragia. Penso al peggio.
Invece, fortunatamente, la gravidanza va avanti anche se ho un grosso distacco placentare quindi devo stare a riposo.
Arriviamo al quinto mese e mi si rompono le acque. Ho una rottura alta delle membrane, perdo il liquido amniotico a gocce per volta, per questo i medici all'inizio non capiscono il problema. Se ne accorgono a 26 settimane, facendomi un'eco dove la bambina risulta quasi all'asciutto.
Ricovero di urgenza, mi danno poche speranze, ma mia figlia arriva a 27 settimane quando partono le contrazioni.
Mi ricordo le facce serie dei dottori. Il primario che scuote la testa e dice non sento il battito.
Mi portano d'urgenza in sala parto dove in pochi minuti viene al mondo mia figlia. Grido e piango finché l'ostetrica non mi dice che la bambina è viva e ha pianto.
Passano tre mesi molto difficili in reparto di terapia intensiva neonatale finché finalmente possiamo portare a casa la bimba:era il Natale più bello.
La vita va avanti, i bambini crescono, mio marito purtroppo perde il suo lavoro. E' un periodo con problemi economici, non è facile con due bimbi piccoli tirare avanti.
Quando mi accorgo di essere in attesa. Sono nel terrore: oltre ai problemi economici ho paura di un nuovo parto prematuro.
So una sola cosa però: mio figlio non lo abortirò, non potrei mai farlo. La nascita miracolosa di mia figlia mi ha insegnato ancora di più ad apprezzare la vita.
Dato che la gravidanza prosegue senza problemi, sento sempre di più una serenità dentro me.
Certo, senza un'entrata fissa con due bimbi di 3 e 4 anni non è facile, ma ce la stiamo facendo.
Mio figlio nasce a termine: sento una gioia immensa, non sento neanche la fatica di accudire tre bambini ancora piccoli.
Pian piano tutto va a posto, i problemi si risolvono, lui trova un buon lavoro fisso.
I nostri figli vanno gia tutti a scuola: c'è una bella allegria in casa quando decidiamo di fare un quarto figlio e arriva una bella bambina nella nostra famiglia.
Ci prendiamo gusto. Ci piace l'idea di avere la famiglia numerosa e dopo i 40 anni decidiamo per un altro figlio.
Rimango subito incinta, ma purtroppo lo perdo all'inizio del terzo mese.
Nonostante avessi già 4 figli, è una grave perdita: quella creatura faceva già parte della nostra famiglia. Ma non mi arrendo e a 43 anni arriva la mia bimba e scopro con lei la bellezza di essere mamma over 40. Mi dà da fare ma mi dà anche un'energia da vendere.
Ora abbiamo una bella famiglia di 5 figli nella quale tra il primo e l'ultima passano 20 anni. Nonostante la differenza d'età, hanno un bellissimo rapporto tra di loro.
di una mamma
(la mamma della storia ha scelto di rimanere anonima)