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Paternità: parità in vista?

di mammenellarete - 09.02.2010 - Scrivici

Tempo di parità tra i sessi? Sì ma per ora solo su suolo anglosassone. A Londra è stata annunciata una nuova legge che stravolge la normativa vigente in tema paternità. Finora la costituzione inglese permetteva al padre di restare a casa ad accudire il proprio bambino, in alternativa alla madre, per un periodo massimo di due settimane.

La nuova legge equipara invece, in termini di durata, maternità e paternità. Perciò se la mamma torna al lavoro dopo avere usufruito dei primi sei mesi di maternità, il papà potrà a sua volta usufruire di sei mesi di paternità, i primi tre con salario di circa 500 sterline (600 euro) al mese, i successivi tre senza salario. Questo significa che la famiglia potrà così contare su dodici mesi in cui a turno uno dei due coniugi ha diritto di restare a casa dal lavoro.

In Italia invece non c'è ancora apertura su questo fronte . Con il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 è entrata in vigore la Legge 53 che ha introdotto un Testo Unico per la tutela e il sostegno della maternità e della paternità. Ma secondo quanto previsto da tali normative, a parte in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre, a questi viene riconosciuto il diritto al congedo parentale solo in caso di morte o di grave infermità della madre oppure in caso di abbandono da parte della stessa.

Insomma da noi la strada verso l'equiparazione di maternità e paternità è ancora molto lunga. La speranza è che ora le nostre autorità competenti prendano il buon esempio dai cugini inglesi.

Foto di Alexander N

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