La professoressa Maria Makrides, Professore di Nutrizione Umana, presso l'Università di Adelaide, ritiene che vi siano poche, insufficienti, prove che sostengano la necessità di assumere integratori di ferro o iodio, prima o durante la dolce attesa.
A una lettura più attenta, si evince che le sue dichiarazioni sottendono una critica alla divulgazione di certe informazioni tese ad soddisfare interessi di mercato. In sostanza talune campagne pro integratori nascerebbero per accontetare le aziende produttrici.
«Un sacco di messaggi sono in aumento da parte dell’industria», ha dichiarato infatti Makrides. Tuttavia, «quando sono stati condotti studi in cui le donne prendono integratori di ferro, questo non cambia l’esito della loro gravidanza, o lo sviluppo del bambino […]. Dello iodio poi non abbiamo informazioni», ha poi aggiunto Makrides.
Anche se durante la gravidanza si verifica una diminuzione dei livelli di ferro, questo non vuole dire che ci troviamo di fronte a una carenza di ferro – spiega la professoressa Makrides – piuttosto ci possiamo trovare di fronte a un adattamento temporaneo dovuto alla gravidanza stessa. Difatti, in genere, dopo il parto questi livelli tornano normali. In sostanza, conclude la dottoressa, anche in gravidanza sono sufficienti vitamine e minerali contenuti in una dieta sana, che prevede, quindi , frutta, verdura e proteine in quantità.
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Foto di ec-jpr