Se la mamma non è stata vaccinata e contrae l'infezione durante il primo mese dopo il concepimento, la probabilità di lesioni embrionali è del 50%; il richio si riduce progressivamente al 10% durante il terzo mese per scendere all'1% in seguito.
Il rubeo-test, tra gli esami preconcezionali gratuiti consigliati, rileva la presenza di anticorpi contro la rosolia che sono di due classi:
- anticorpi IgM: prodotti più precocemente (circa quattro settimane dopo l'esantema); la loro produzione, in linea di massima, cessa dopo otto-dieci settimane;
- anticorpi IgG: prodotti più tardivamente e permangono nel sangue per tutta la vita.
La maggior parte delle donne (circa il 95%) è già immune all'inizio della gravidanza
Per stabilire se il virus ha attraversato la placenta, è possibile prelevare del sangue fetale (cordocentesi) per dosare gli anticorpi di tipo IgM prodotti dal feto. La positività di questo esame documenta l'avvenuto contagio del feto. Il limite è rappresentato dal fatto che la capacità di produrre questi anticorpi comincia solo dopo la ventunesima settimana di gravidanza.
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