Ma poi, a chi dovremmo dirlo? Dopo i futuri genitori, le altre persone che dovrebbero saperlo sono i parenti più prossimi, le persone a cui teniamo di più e che siamo certi saranno felici di ricevere questa notizia. Meglio però aspettare qualche giorno, per assorbire l'emozione ed essere lucidi al momento della condivisione.
Amiche, amici e colleghi andrebbero invece avvertiti per ultimi. Tra le amiche è possibile che ce ne sia qualcuna che non riesce ad avere figli, o qualcun'altra che non ne ha e allo stesso modo non compende la vostra felicità: è facile quindi rimanerci male se le rezioni non corrispondono a quanto ci attendavamo.
In assoluto gli ultimi a doverlo sapere sono i colleghi di ufficio. Anche se i rapporti sono ottimi e duraturi da anni, non è improbabile che scattino invidie e ripicche per il lungo periodo di astinenza dal lavoro che la maternità impone. L'ideale è attendere il terzo mese di gravidanza, quando i rischi di un aborto spontaneo si riducono notevolmente. In ufficio la prima persona a doverlo sapere è il capo, in modo da evitare che la voce gli arrivi prima che voi gli parliate. Dopo aver concordato con lui l'organizzazione dei 5 mesi di maternità e aver chiarito la gestione del lavoro fino ad allora, è il momento di condividere la lieta notizia con i colleghi.
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