«Si tratta soprattutto di pazienti giovani, che vogliono piacersi oggi, ma che pensano a quello che potrebbe accadere un domani al proprio seno dopo gravidanza e allattamento» afferma il chirurgo che partecipa al progetto “Cuore di mamma corpo di donna”, nato proprio per sostenere le donne nell’allattamento e per fare chiarezza su alcuni aspetti, anche estetici, della maternità. «Ci sono molte donne desiderose di avere un seno più prosperoso, ma spaventate dal fatto di dover affrontare un intervento, l’anestesia generale e i tempi di recupero. Senza contare che, molto probabilmente, dovranno tornare in futuro in sala operatoria» afferma Matano.
In caso di mastoplastica additiva è infatti possibile ritornare sotto ai ferri per svariati motivi. Vediamo quali.
Si torna a toccare la mastoplastica e a subire nuovi interventi in caso di:
- rottura delle protesi, post-traumatica;
- rimozione o sostituzione dell’impianto;
- contrattura (si verifica nel 10% dei casi);
- invecchiamento di un corpo: la protesi rimane al suo posto, ma la ghiandola mammaria nel tempo tende a scendere verso il basso.
E' proprio quest'ultima ragione a intimorire le future mamme: dopo l'aumento di volume del seno gettata ormonale, il seno si riduce, perdendo tono e compattezza.
Oggi, grazie alle ultime scoperte di medicina estetica, sempre più donne preferiscono rinunciare alla chirurgia plastica in favore della medicina, come già avviene negli Stati Uniti, dove nel 2009 si è registrato un calo del 9% rispetto al 2008 negli interventi chirurgici secondo i dati dell’American society of plastic surgery (il 6% in meno per la sola mastoplastica additiva).
Si sta verificando per il corpo la stessa tendenza già in atto per il viso: evitare il più possibile gli interventi definitivi. Si preferisce la medicina estetica, che consente di ottenere risultati immediati in tempi brevissimi, con poche controindicazioni ed effetti collaterali. Il prodotto che ha rivoluzionato il modo di scolpire il seno è il gel a base di acido ialuronico Macrolane, che consente di rimodellare la scollatura in modo graduale e armonico.
I risultati non sono definitivi e consentono di aumentare una taglia di reggiseno: è sufficiente una seduta di un’ora in studio, senza degenza o convalescenza, è sufficiente prendere qualche piccolo accorgimento.
Negli anni si potrà decidere se ripetere il trattamento, se passare a una protesi o se tornare al proprio seno naturale.
Come funziona? Il trattamento con il gel rimodellante Macrolane è semplice e dura trenta minuti. Il gel viene iniettato mediante una minuscola cannula, grande come un grosso ago: si tratta di un prodotto riassorbibile e quindi altamente biocompatibile. Non lascia cicatrici ed è sufficiente un’anestesia locale. Il trattamento può essere ripetuto, sia per ottenere maggiore pienezza e rotondità, sia per mantenere i risultati nel tempo. L’effetto del gel dura 12 mesi, durante i quali il gel viene assorbito gradualmente dal corpo: a questo punto la paziente può decidere di continuare con interventi periodici oppure passare alle protesi.
Fonte: Albenga Corsara