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Scelte al bivio: ho 20 anni e sono incinta

di mammenellarete - 26.08.2013 - Scrivici

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Salve, vorrei raccontare la mia storia, ma sinceramente non so come iniziare. La mia migliore amica ha partorito 13 mesi fa ed io gli sono stata accanto sempre. Dopo aver visto suo figlio e il percorso che stavano facendo, mi cresciuto sempre di più il desiderio di avere un figlio. Io mi sentivo pronta, sentivo di farcela e lo volevo sempre di più. Quindi, io e il mio fidanzato ci abbiamo provato, ma dopo sette test, il risultato era sempre negativo. Una sera, ricordo ancora, c'era la luna piena e tra di noi c'era una passione mai avuta prima. Infatti quella sera fu molto speciale (speciale al punto che rimasi incinta). Il 6 di agosto mi doveva tornare il ciclo, ma niente. Una settimana di ritardo... dopo due settimane lui mi dice di fare il test. Sono entrata nel bagno e l'ho fatto: dopo 60 secondi il test era positivo! Noi non ci credevamo ancora quindi ne ho fatto un altro ed anche quello era positivo. Sono arrivata a casa. Ero molto felice e ho deciso di parlarne con mia madre (certamente, ho 20 anni ). Pensavo che mi sarebbe stata accanto e che fosse stata più contenta di me perché anche lei voleva un/a nipote.

Le dico: "Mamma, penso di essere incinta". Però non le ho detto che era mia intenzione tenerlo: volevo vedere cosa ne pensava lei.
E' diventata tutta rossa in viso e io ho capito subito che stava per dirmi qualcosa che io non avrei mai voluto sentire. Le sue parole sono

state : "Fai quello che è meglio per te".

Io non mi aspettavo che mi dicesse qualcosa di bello, volevo solo che lei fosse felice per me. Invece non fu così, ogni giorno che passava era sempre peggio.

Mia suocera stava già mettendo i soldi da parte anche se non loro non sono una famiglia benestante (anche la mia famiglia non lo è).

Ho detto a mia madre che non voglio che lei mi aiuti economicamente perché io ce la posso fare da sola con i miei risparmi e con quelli di mia suocera e del mio fidanzato. Avevo già capito che lei non voleva mio figlio. Dalla faccia ho capito che praticamente era più favorevole all'aborto e non a tenerlo.

Da allora, tutte le sue amiche avevano iniziato a dirmi la stessa cosa e anche adesso lo stanno facendo: sto entrando nella settima settimana.

Da una parte lei ha ragione perché dice che il mio fidanzato non ha un lavoro e non sta facendo niente per trovarlo. A me sembra che a lui neppure interessi cercarlo e ogni volta che glielo faccio notare, mi risponde che ho ragione. Intorno a me sento solo dire: "Devi abortire perché soffrirai, non potrai mai avere tutto quello che ti serve perché a lui non interessa".

Non so che cosa fare non, ho l'appoggio di nessuno. Mi sento sola.

(LEGGI ANCHE: LA MIA STORIA DI MAMMA A 16 ANNI)

Per me avere un figlio era tutto. Non avrei mai pensato di abortire il primo figlio e poi a 20 anni.

Ho molta paura e non so cosa fare, se lo tengo ho paura che non ce la farò mai da sola perché non ho l'aiuto di nessuno. Se abortisco so che mi farà male, moltissimo.

Ma preferisco soffrire io adesso che mio figlio un domani quando non avrò quello che mi servirà.

Non mi aspettavo proprio che mia madre avrebbe reagito così. Mi ha fatto molto male e mi fa male ancora adesso, perché vedo la sua indifferenza nei miei confronti e nei confronti di mio figlio tutti i giorni. Oggi sono andata al consultorio e ho preso un appuntamento per mercoledì.

Non sono sicura di niente, l'unica cosa che non voglio, è che mio figlio soffra. Quindi penso sia meglio abortire anche se mi fa male il cuore per il dolore di fare una cosa così terribile...

(LEGGI ANCHE: INCINTA A 15 ANNI. STAVO PER ABORTIRE, MA...)

(Messaggio privato arrivato sulla pagina Facebook di nostrofiglio.it)

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