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Positiva allo streptococcus agalactiae, che spavento!

di mammenellarete - 04.06.2015 - Scrivici

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Fonte: Alamy.com
Durante la gravidanza mi sottoposi a molti esami , i quali mi procurarono non poche preoccupazioni. Ebbi problemi con i valori delle analisi, spesso sballati, e con la pressione, finché risultai positiva allo streptococcus agalactiae. Che spavento! Per evitare di vivere un'incredibile ansia prima del parto mi bastava solo evitare di guardare su internet. Ecco la mia esperienza.

Salve a tutti, oggi racconto una storia che sicuramente è uguale a tante altre, ma che magari può essere d'aiuto a qualche futura mamma.

 

Attualmente sono madre di un meraviglioso bimbo di 10 mesi molto desiderato. Ho dovuto attendere due anni e mezzo perché giungesse, tanto che avevo iniziato a pensare di fare dei controlli per verificare se ci fosse qualcosa che non andava in me o in mio marito. Invece poco dopo aver preso appuntamento con il ginecologo per una visita specialistica, scoprii di essere rimasta incinta!

 

La mia gravidanza trascorse tutto sommato tranquillamente, anche se ogni volta che ritiravo un esame c'era un valore "sballato" che mi faceva spaventare un po'. Prima scoprii di avere il ferro basso e dovetti prendere molti integratori.

 

Poi mi dissero che avevo dei problemi con la pressione e in seguito la ginecologa mi fece fare la "curva glicemica", perché le dissi che mio padre aveva avuto un episodio di glicemia molto alta. Mi hanno "bucato" nove e sottolineo NOVE volte! IO ho il terrore degli aghi.

 

Infine l"a botta finale" me la diede il tampone vaginale, fatto due settimane prima del termine. Ritirai gli esami e TAC! Scoprii di essere positiva allo streptococcus agalactiae. Cercai in internet di capire quali sono le conseguenza dello streptococco (cosa che mai e poi mai farò più) e impallidii improvvisamente, leggendo queste parole: "se contratto dal bambino durante il passaggio nel canale del parto, causa meningiti, setticemia, polmoniti e può portare alla morte". (Leggi anche la storia: Positiva allo streptococco: mio figlio, un doppio miracolo)

 

Praticamente il peggio del peggio! Trascorsi le due settimane più brutte della mia vita, non sapevo più cosa pensare, non dormivo e volevo programmare il parto cesareo, così da evitare il contagio. Se solo la ginecologa mi avesse detto che bastava un antibiotico durante il travaglio, avrei evitato di trascorrere due settimane di paranoie incredibili.

 

Per fortuna in ospedale le ostetriche mi tranquillizzarono e tutto andò per il meglio.

 

Scrivo questa esperienza per dire alle future mamme di fare attenzione! Non date retta a ciò che leggete: invece di trarre delle conclusioni affrettate, parlate con le ostetriche.

 

In bocca al lupo a tutte.

 

di mamma Manuela

 

Storia arrivata attraverso la nostra pagina Facebook

 

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