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Regola dei 10 movimenti: ho seguito il mio sesto senso e ho fatto bene!

di mammenellarete - 07.01.2015 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
A 35 settimane ho iniziato a sentire il mio piccolo molto meno. Si muoveva almeno dieci volte nel pancione, ma mi sembrava poco attivo e calciava "da lontano". Ho seguito il mio sesto senso di mamma e sono corsa in ospedale per un controllo. Per fortuna sono andata! Non voglio allarmare nessuno, ma consigliare a ogni mamma di seguire il proprio istinto. SEMPRE!

Dopo lo stordimento della notizia di essere incinta, la mia gravidanza è stata perfetta. Ebbi solo qualche nausea e tanta acidità di stomaco. Controlli ed ecografia erano regolari. Ebbi poche ansie in gravidanza a parte quella del parto e quella del cordone ombelicale, che avrebbe potuto strozzare il mio bambino.

 

Decisi anche preventivamente l'ospedale in cui partorire, visto che era l'unico in zona che aveva la terapia intensiva neo natale. Tutti mi dissero: "ma cosa dovrà mai succedere? L'incubatrice è in tutti gli ospedali". "Ok, va bene, sicuramente non succederà niente, ma se succede meglio essere preparati!" pensai io.

 

Intanto passarono le settimane ed io frequentai il corso pre-parto. Anche qui, come in tanti altri posti, ci dissero che se il bambino "fa 10 movimenti al giorno va tutto bene, non venite in ospedale!" Questo è un problema che non mi pongo: il mio bimbo si muove come un fabbro!

 

Continuai a star bene e decisi di lavorare fino all'ottavo mese. L'ultimo giorno di lavoro, mentre stavo per salutare tutti in ufficio, ebbi un calo di pressione. Mi girò la testa e mi sentii svenire! Pensai fosse l'ansia di lasciare momentaneamente il lavoro e diedi poco peso alla cosa, mangiai zenzero e andai a casa.

 

Finalmente potevo godermi un po' di tranquillità a casa. Una sera preparai la camera ad Emanuele e dopo mi rilassai. Ero un po' sotto tono, ma il mio bimbo si muoveva, dunque andava tutto bene.

 

Pensai solo che il mio corpo mi stava chiedendo di rilassarmi. La notte andai a letto con uno strano presentimento, mi sentivo irrequieta e strana; anche il mio bimbo si muoveva di meno. "Forse ha poco spazio o si sta preparando alla nascita. I 10 movimenti giornalieri li ha già fatti abbondantemente". Anche se provavo a spostarmi dal suo fianco preferito e a girarmi a pancia in giù, il mio bimbo mi dava solo qualche calcio ed io sentivo il suo movimento in lontananza.

 

Non chiusi occhio. Era notte e cercai qualche esperienza in internet. Saltarono fuori ancora quei 10 famosi movimenti. Lui li aveva già fatti, dunque pensai che dovevo star tranquilla. Iniziò ad albeggiare, mi alzai per mangiare un dolce, visto che con quello di solito faceva tante capriole. Mangiai non so quante tazze di cereali al cioccolato, ma continuavo a sentirlo calciare molto "lontano".

 

Svegliai preoccupata mio marito. Volevo fare un controllo! Mi dissi che al massimo avrei visitato il reparto di ostetricia e mi sarei fatta dare il necessario per la nascita. Alle ore 11.45 entrai in ospedale: ero alla 35esima settimana. Mi fecero il tracciato con l'aria di chi pensava: "ecco l'ennesima mamma paranoica".

 

Mi chiesero anche se si era mosso. Io spiegai la situazione. Tracciato sulla pancia, e si sentii subito il battito: che sollievo! Vidi che l'ostetrica trafficava con il macchinario, in seguito mi dissero di cambiare macchina. Ne cambiammo tre perché il battito si sentiva, ma non veniva rilevato dal monitor!

 

L'ostetrica si appartò con una collega ed io capii che qualcosa non andava. In un secondo arrivarono tre medici che mi dissero: "signora dobbiamo aprirla immediatamente; suo figlio ha un battito talmente veloce che il macchinario non lo rileva, abbiamo i secondi contati. Facciamo l'anestesia totale perché la parziale ci mette troppo a fare effetto"!

 

Subito due infermieri mi spogliarono, ci catalogarono "codice rosso". Corremmo in sala operatoria; fecero entrare un attimo mio marito, solo per farmi togliere la fede e per dirgli che il bambino stava male e che dovevano farlo nascere.

 

Durante la corsa in sala operatoria mi fecero fare un colloquio al volo con l'anestesista! Io non capivo più nulla, venni sedata e mi addormentai con l'idea che "tanto mio figlio non ce l'avrebbe fatta".

 

Alle 12.06 nacque il mio tesoro! Mi svegliarono e mi dissero che aveva pianto per poco e poi era collassato e che aveva avuto bisogno di essere rianimato e portato in terapia intensiva neo natale.

Non era così strana la mia scelta di un ospedale con terapia intensiva neo natale all'inizio della gravidanza.

 

I medici non sapevano cosa fosse successo. Aveva quattro giri di cordone intorno al collo e questa, durante la gravidanza, era la mia più grande paura.

 

Trascorremmo le prime ore con notizie a singhiozzo: i neonatologi non si sbilanciarono e non ci dissero "se il bimbo ce l'avrebbe fatta". Verso sera notarono un leggero miglioramento. Passarono le ore e piano piano il mio piccolo migliorò!

 

Trascorremmo in terapia intensiva 15 giorni pesantissimi ed il giorno della dimissione fummo strafelici. Uscimmo dall'ospedale ancora più forti per le esperienze vissute, ma senza risposte precise. Ancora oggi non sappiamo da cosa sia dipeso tutto. Forse nulla in particolare o forse tutto: placenta? cordone?

 

Il mio bimbo adesso è forte e sano e ha nove mesi: bello, felice, buono, in salute! E' solo un po' sotto peso, ma è normale dato quello che ha passato.

 

Se avessi dovuto seguire la regola dei "10 movimenti" che tutti raccomandano, probabilmente a quest'ora starei raccontando una storia ben diversa. Ecco perché insisto tanto a smentire questa diavolo di regola dei 10 movimenti. Magari il mio è stato un caso isolato! Ma quello che sento di affermare è che le mamme hanno un sesto senso particolare, perciò seguitelo.

 

di mamma Daniela

 

(messaggio arrivato tramite la nostra pagina Facebook)

 

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Aggiornato il 05.09.2017

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