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Multe alle donne che fumano in gravidanza

di mammenellarete - 23.07.2010 - Scrivici

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I moniti sono continui, le campagne, sempre più allarmanti, non si contano, eppure ancora molte donne in gravidanza non rinunciano al fumo. L'ultima mossa contro il deplorevole vizio viene da Claudio Giorlandino, presidente della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale, che ha proposto di multare le donne che fumano durante la gravidanza. «Il feto è un non fumatore e, come prevede la legge, va tutelato». Questo il suo appello a una modifica delle norme esistenti. La legge attualmente in vigore non vieta il fumo, ma impone l'obbligo di non fumare nei luoghi pubblici. «Nonostante sia ormai noto a tutti quali e quanti danni il fumo può provocare al feto - afferma l'esperto - moltissime donne continuano a fumare durante la gravidanza, senza avere alcuna considerazione e rispetto per il bambino che sta crescendo dentro di loro. Non dimentichiamo che la legge stessa - ricorda - prevede la pena raddoppiata per coloro che fumano in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza».

La sigaretta contiene nicotina e monossido di carbonio che alterano la circolazione utero-placentare. «Il fumo di sigaretta rappresenta inoltre un importante fattore di rischio per il basso peso alla nascita: questa associazione è nota oramai da decenni. L'effetto del fumo sulla crescita fetale e sul peso alla nascita è dose-dipendente: maggiore è il numero di sigarette fumate in un giorno, minore è il peso alla nascita. Alcuni autori hanno stimato che nella gravida che fuma si osserva una riduzione del peso relativo del 5% per ogni pacchetto di sigaretta al giorno».

 

parto pretermine

 

malformazioni fetali

 

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Secondo Giorlandino, poi, gli effetti avversi del fumo in gravidanza si protraggono anche dopo la nascita e per alcuni aspetti anche durante l'infanzia. «Una temibile associazione del fumo in gravidanza - conclude il ginecologo - è infine quella con la Sids (Sudden Infant Death Syndrome) ovvero la cosiddetta morte in culla».

 

Foto di Polina Sergeeva

 

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