in fin dei conti cosa vuoi fare, vuoi metterti a raccontare la tua ansia e frustrazione a tutti?
In cuor tuo tu sai che non è possibile, che dopo 4 anni che ci provi qualcosa avrebbe dovuto accadere e timidamente cominci a far serpeggiare l’argomento fra te e tuo marito che però, inizialmente, rifiuta il confronto liquidandoti con “arriveranno”.
Inizi a chiedere al tuo ginecologo che ti conferma i dubbi ma, onestamente, ti dice che non potrà seguirti perché per queste cose ci vuole qualcuno di serio, di esperto, qualcuno che faccia solo questo, pubblico o privato, ma non lui, rischierebbe di farti prendere ormoni a vuoto.
Nel frattempo che tenti di ordinare le idee, capire dove sbattere la testa e far capire a tuo marito che è ora di muoversi, i mesi passano e tu sei sempre più frustrato perché intanto intorno a te le cicogne sono sempre di più e cerchi di convincerti anche tu che prima o poi, arriverà!!!
Diventa un mantra, una filosofia di vita e intanto ti butti su lavoro, viaggi, progetti etc. … finché un giorno decidi di aprirti con una collega e amica e lei candidamente ti dice ”ma perché non senti questa mia amica? Lavora lì…”
Una luce, una speranza si accende, arrivi a casa e trascini tuo marito lì da quel medico che dicono essere il migliore… e qui comincia un percorso duro fatto di analisi, di notizie buone e meno buone, di interventi, ma alla fine dopo 2 anni e 3 tentativi, un aborto spontaneo, arriva la notizia: “Il cuore c’è, batte e… oh signora sono due”.
E tu, che dopo un mare di delusioni, non riesci nemmeno a gioire rimani lì imbambolato, chiedendoti se e come andrà…
Passa lenta, una gravidanza bellissima senza problemi ma con tanta ansia, ansia che non vada tutto bene, che la delusione e la frustrazione possano riprendersi gioco di te e ti ritrovi alla 32 settimana a prenotare il cesareo e poi a 36+4 nascono due meravigliosi bimbi sani.
I miei gemelli!
La gioia è immensa, il cesareo non è poi questo grande intervento, forse perché comunque hai un motivo per rimetterti in piedi subito; i bimbi sono sani, niente TIN e te li porti a casa.
Lì comincia la storia più bella della tua vita, lo sconvolgimento è totale, ma tu sei una mamma ora e affronti tutto diversamente.
Non mollate mai!
di Chiara
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