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I fattori predisponenti di aborti spontanei e ripetuti sono vari e possono essere:
- genetici (alterazione cromosomica nei prodotti del concepimento);
- immunologici (il corpo della madre rigetta il feto ritenendolo estraneo a sé);
- malformazione uterina della madre (utero setto, biconrne, unicorne, delfo, ecc.);
- fattori di natura endrocrina (come la sindrome dell'ovaio policistico e l'insufficienza luteinica che indica una produzione deficitaria di progesterone);
- fattori anatomici come la presenza di fibromi o miomi ed endometriosi.
alcol, il fumo e inquinamento ambientale
I fattori che possono dunque provocare un aborto sono diversi e per questo quando si deciderà che è il momento di una gravidanza sarà necessario fare una serie di esami che potranno aiutarci a comprendere la percentuale di rischio. Fra le varie prove da fare importantissimi quelle del sangue come la glicemia, i test di funzionalità epatica; l'ecografia transvaginale pelvica, lo screening per trombofilia.
È molto Importante conoscere la storia clinica della paziente che soffre di ricorrenza di aborti spontanei, per determinale eventuali cause genetiche.
Una volta scoperto cosa causa gli aborti spontanei, è possibile valutare una serie di trattamenti, dall'uso di acido folico due mesi prima del concepimento, al cambiamento degli stili di vita , all'utilizzo di farmaci come corticosteroidi ed eparina, per arrivare al cerchiaggio cervicale in quelle donne affetta da incompetenza cervicale.
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