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La gravidanza molare, detta anche mola idatiforme, vescicolare o patologia trofoblastica gestazionale, è causata da uno sviluppo anomalo della placenta che presenta delle cisti piene d'acqua.
Una mola idatiforme ha inizio quando l’ovulo viene fecondato, ma entro il terzo o quarto mese della gravidanza, parte della placenta inizia a produrre cisti o vescicole che si sviluppano rapidamente e dalle dimensioni variabili.
Le gravidanze molari possono essere complete o parziali, ma in entrambi i casi l'embrione non può sopravvivere.viluppa, la placenta si impianta e crescono molte piccole cisti piene di fluido;
- parziale, quando invece il bimbo inizia a svilupparsi, ma non può sopravvivere e spesso viene assorbito tra le vescicole che continuano a svilupparsi.
Ancora non si conoscono le cause che portano a questa patologia, che si presenta soprattutto in donne con più di quarant'anni o meno di venti.
I sintomi:
- eccessiva produzione dell'ormone della gravidanza (ormone beta HCG)
- aumento delle nausee
- perdite ematiche consistenti
- pressione alta.
Questi sintomi possono anche far parte di una gravidanza nella norma, infatti la conferma viene data dall’ecografia, che riscontra un utero sproporzionato rispetto al periodo di gestazione e l'assenza di battito cardiaco dell'embrione
I rischi:
Può accadere che prima che la mola venga individuata, vi siano forti emorragie improvvise, ma il rischio peggiore è quello che si verifichi un corioncarcinoma, una massa tumorale di tipo maligno, dopo la rimozione chirurgica della mola.
La rimozione chirurgica è l'unica cura per la gravidanza molare, tramite raschiamento o isterosuzione.
Dato che le cisti molari possono riformarsi ed espandersi, e data la piccola possibilità che il tumore si ripresenti, bisogna aspettare un po’ prima di riprovare ad avere un bambino. Consultarsi con il proprio medico riguardo la scelta del tempo d'attesa è la cosa migliore da farsi.
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