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L'ipertiroidismo in gravidanza

di mammenellarete - 15.04.2009 - Scrivici

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La tiroide è una ghiandola endocrina che produce un ormone fondamentale per lo sviluppo e il metabolismo del corpo. Le malattie della tiroide più diffuse sono l’ipertiroidismo – sindrome derivante dall’eccesso di ormoni tiroidei nel circolo ematico – e l’ipotiroidismo – una disfunzione della tiroide, dovuta alla ridotta secrezione degli ormoni tiroidei Tiroxina e Triiodotironina. Sia l’ipertiroidismo che l’ipotiroidismo sono molto più diffusi tra le donne, anziché tra gli uomini e si riscontrano maggiormente in gravidanza. La produzione di ormoni tiroidei in gravidanza si modifica nel seguente modo:

la placenta, mentre il TRH la passa, ma non pare vada a stimolare l’ipofisi fetale: la sua attività funzionale risulta quasi del tutto indipendente.

 

La tiroxina fetale – T4 – è diversa da quella dell’adulto, in quanto vi è un’immaturità enzimatica che cessa dopo il parto.

 

Ipertiroidismo

 

Questo disturbo complica circa 1 gravidanza ogni 2000. In gravidanza, se vi è la presenza di un lieve ipertiroidismo, non è facilmente riconoscibile visto che la sintomatologia è abbastanza aspecifica è può anche essere confusa con i sintomi della gravidanza.

 

I sintomi:

 

- Labilità emotiva;
- Tachicardia;
- Intolleranza al caldo;
- Nervosismo;
- Iperemesi;
- Astenia.

 

A volte si associano anche manifestazioni molto più evidenti che servono ad una diagnosi molto più dettagliata, come:

 

- Calo ponderale;
- Gozzo;
- Prurito;
- Voce roca.

 

Una donna ipertiroidea se non curata nel modo adeguato, diviene prevalentemente sterile. Se rimane gravida va incontro ad un alto rischio di aborto, se non abortisce il neonato ha un’alta percentuale di mortalità. Se i figli nascono e continuano a vivere, possono essere malformati o con gravi disturbi psicomotori.

 

Ipertiroidismo fetale

 

L’ipertiroidismo materno è la causa più comune di ipertiroidismo fetale o neonatale.
La patologia è dovuta al passaggio, attraverso la placenta, di TRAb.
È bene cercare di riconoscere e trattare la patologia, dato che può comportare sia complicanza fetali che materne, come abbiamo visto. Ad esempio le complicanze, dovute all’ipertiroidismo, in gravidanza possono essere quelle relative a rischio di preeclampisia, aborto, parto pretermine – ovviamente se la donna non viene trattata in modo adeguato -.
La causa più frequente di ipertiroidismo in gravidanza è il gozzo tossico diffuso, il gozzo multinodulare tossico, il gozzo mininodulare, la tiroidite acuta, la fase ipermetabolica della tiroidite di Hashimoto, la mola vescicolare e il corioncarcinoma.

 

Gli esami per diagnosticare la presenza del disturbo comporteranno come risultato:
- aumento delle frazioni libere di T3 e T4;
- diminuzione del TSH;
- comparsa di una componente autoimmune – anticorpiautoaggredienti -;

 

La terapia utilizzata è prevalentemente quella con tioamidi che diminuiscono la biosintesi della tiroxina.

 

Se la terapia con i farmaci risulta abbastanza insoddisfacente, si procede con l’intervento chirurgico che si esegue, preferibilmente, nel primo trimestre di gravidanza anche se il rischio di aborto è elevato.

 

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